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 Pedagogia Steineriana

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
archimedia Inserito il - 01/04/2007 : 09:58:45
Parlando di educazione, sapete qualcosa in più sull'educazione basata sulla Pedagogia Steineriana? da tempo ne sento parlare ed ho letto parecchie cose in merito, sopratutto sull'antroposofia di Steiner.
La Pedagogia Steineriana si fonda sullo sviluppo della creatività del bambino, considerando tutte le dimensioni che porta con se, cioè quella fisica, psichica e spirituale.
Qualcuno ha delle esperienze dirette??
grazie..e buona domenica delle palme a tutti!
7   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Raggio di Luna Inserito il - 15/04/2007 : 19:54:35
Ciao Archimedia.
Nonostante lavori nella segreteria di una scuola elementare
il mio sogno era fare la maestra, stare a contatto con i bambini è la cosa che mi rende più felice al mondo,
poi la vita ha preso
un'altra piega e ora
sto prendendo informazioni sul da farsi
per entrare a far parte degli educatori,
ma ho già capito che c'è un percorso di anni di studio
non indifferente e anche in questo settore
una graduatoria infinita di tante persone...
Il tuo sogno riguardo la casa famiglia
è lo stesso desiderio mio, pensavo anche
a quei bambini che vengono abbandonati
oppure orfani, anche se in quel caso le cose non sarebbero facili.
L'Amore, l'affetto ci sono ma ci vuole anche competenza.
Io sono interessata al progetto
se hai intenzione di attuarlo un giorno
conta anche su di me.
Un abbraccio.
archimedia Inserito il - 15/04/2007 : 19:25:22
:) son contenta di questo nostro scambio di informazioni.
Posso dirti che sono venuta a conoscenza di Steiner attraverso miei amici che stavano facendo la tesi di laurea in filosofia su questo argomento e parlandone ho provato interesse e da lì è partita tutta una ricerca. Sò che negli ultimi anni stà prendendo sempre più piede questo metodo di insegnamento, ti elenco di seguito i siti che ho trovato interessanti:
http://www.magda03.it/Antroposofia.htm
http://www.educazionewaldorf.it/
http://www.liberascuola-rudolfsteiner.it/
e tanti altri tra cui più di una struttura anche a Roma e dintorni.
Non ti nego che la tentazione di contattarne qualcuna è davvero grande e appena avrò acquisito abbastanza informazioni non è detto che non lo faccia.
Non sò se ti ho mai detto, ma il mio sogno è proprio quello di fare l'educatrice, dico "sogno" perchè ancora nonostante i miei 30 anni ci stò lavorando sù. Ho avuto esperienze di progetti con bambini maltrattati e abusati e sono all'ennesimo corso Osa per bambini del Nido e Materna.
Il mio sogno nel cassetto??? una grande tenuta in campagna, da adibire a casa famiglia, e come vedi si sporebbe bene con l'antroposofia steineriana!!!!
un mega abbraccio Angela!!ahha come vedi abbiamo anche lo stesso nome!
angelica32 Inserito il - 15/04/2007 : 17:23:23
Io l'ho sentira per la prima volta da te...ma vista cosi' sembra una bellissima cosa! L'unico problema, e' trovare gli insegnanti "adulti" preparati in questo senso....non e' che il mondo della scuola sia poi cosi' "verso" il bambino..e' "verso" la scuola, i suoi problemi..non verso le reali esigenze di ogni singolo bambino!

Non do' la colpa agli insegnanti..perche' immagino sia difficile tenere classi di venti , trenta bambini...ma certo ci sarebbe molto da "ristrutturare". Il problema sono sempre i soldi e il personale che viene tirato fino all'osso! A me piace anche l'idea di un solo maestro per i primi otto anni, un'unica amorevole figura educativa, invece che questo modo di oggi d'insegnare...ma va beh..non e' che in questo caso, ho la formula magica in mano!

Mi piacerebbe sapere, gli adulti formati in questo tipo di scuola, come si sono evoluti con la crescita, che tipo di adulti sono diventati...percheì questa sarebbe la chiave migliore, per leggere il successo o meno di questo tipo d'insegnamento! Bacionissimi..Angie
archimedia Inserito il - 14/04/2007 : 12:48:57
:) grazie Angie!! ho letto molte cose anch'io e devo dire che mi piace molto la filosofia su cui si fondano questi modelli educativi.
Vedrò di trovare materiale che ci dia una visione meno teorica e più pratica...
un abbraccio
angelica32 Inserito il - 13/04/2007 : 18:53:46
http://www.scuolasteiner.ch/storia.html


LA SCUOLA STEINERIANA: Storia e sviluppo


INDICE
Origini - Diffusione in europa - Diffusione nel mondo - Collegamenti internazionali - Aspetti sociali - Aspetti pedagogici - Educare alla libertà - Educazione permanente
La scuola dell'obbligo (I-VIII):
L'età scolare - Il maestro - Le materie - Struttura della giornata - Le valutazioni - Aspetti sociali - I libri di testo




Origini

La prima scuola steineriana, chiamata "Libera Scuola Waldorf", fu fondata nel 1919 a Stoccarda dall'industriale Emil Molt, per i figli degli operai della fabbrica Waldorf-Astoria sotto la guida di Rudolf Steiner (1861 - 1925) che ne pose i fondamenti pedagogici.
L'impulso spirituale all'origine di questa scuola è l'esigenza di un rinnovamento profondo della vita sociale a partire dall'educazione che nacque al centro dell'Europa subito dopo gli orrori della Prima Guerra Mondiale.
L'anelito alla vera libertà dell'essere umano, che sta alla base di questa concezione pedagogica, si pone come risposta ai profondi cambiamenti nella vita, che sono venuti ad evidenza storica proprio nel vecchio continente. E non è un caso che durante il periodo nazista molte scuole steineriane furono chiuse e poterono riaprire solo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Diffusione in Europa

Fin dalle origini si è avuta una rapida diffusione delle scuole steineriane nell'area germanica e anglosassone d'Europa, nei paesi mediterranei è stata successiva, mentre sorprendente è stato lo sviluppo nell'area est-europea subito dopo il 1989.
In molti dei paesi europei generalmente considerati socialmente avanzati le scuole steineriane sono oggi molto diffuse e anche sovvenzionate dallo Stato, sia per la gestione ordinaria che per le strutture.
In Finlandia al modello didattico steineriano si è ispirato il Ministero dell'Istruzione; in Olanda lo psicologo steineriano B.C.J.Lievegoed, ha diretto per anni la scuola di formazione degli insegnanti delle scuole pubbliche. In Belgio, Olanda, Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia, Estonia, Lettonia le scuole steineriane sono completamente finanziate dallo Stato. In Svezia, Germania, Austria, Slovenia e Ungheria ricevono consistenti contributi. Nella Repubblica Ceca e in Lettonia sono considerate scuole statali sperimentali. In Belgio, Svezia, Norvegia, Regno Unito ed Estonia rappresentanti delle scuole steineriane lavorano insieme ai funzionari governativi nelle commissioni ministeriali.

La pedagogia steineriana può vantare quindi oggi un ampio riconoscimento da parte di molti Stati Europei, che riconoscendone il valore, non raramente creano eccezioni rispetto alle vigenti normative in campo scolastico.

Diffusione nel mondo

Le scuole steineriane oggi sono più di 800, delle quali circa la metà in Europa, ma distribuite in tutti continenti: dall'Islanda al Sud Africa, dal Giappone ad Israele, dal Kenya al Canada, dall'Egitto al Perù, dagli Stati Uniti alla Russia, dall'India al Brasile, dal Messico all'Australia. In alcuni paesi le famiglie prenotano con anni di anticipo l'ingresso dei figli alla scuola steineriana poiché la domanda supera l'offerta.
Questa diffusione mondiale testimonia la validità di un metodo basato sulle leggi evolutive dell'essere umano, che sono universali a prescindere dai differenti contesti etnici, socioculturali e religiosi.

Collegamenti internazionali

Nell'ambito del movimento pedagogico steineriano mondiale esiste una continua circolazione di esperienze ed elaborazioni sviluppate da parte dei diversi nuclei locali. Diversi organismi permettono a insegnanti, formatori ed anche genitori di incontrarsi, confrontarsi su problemi e risultati raggiunti, percepire e portare avanti in una dimensione veramente mondiale le tante articolazioni dello sviluppo di questa pedagogia, affrontando approfonditamente aspetti sociali, economici, politici e culturali. Vengono inoltre intrapresi progetti e strette relazioni con organismi esterni che si dedicano al mondo dell'infanzia, in un'ottica di confronto e reciproco arricchimento. Lo E\F\F\E (European Forum for Freedom in Education) è un esempio di realtà promossa, tra gli altri, dal movimento pedagogico steineriano, che ha recentemente dato vita a livello mondiale anche alla "Alliance for Childhood", che si propone di creare una rete di relazioni tra i diversi soggetti privati, politici e istituzionali che hanno a cuore il rispetto dell'infanzia e la sua difesa dai forti attacchi cui è sottoposta in questo periodo storico. Esistono inoltre da diversi anni collaborazioni con l'Unesco.

Aspetti sociali

L'impulso sociale che portò alla fondazione della prima scuola steineriana, muove ancor oggi i genitori a fondare e sostenere scuole Waldorf in tutto il mondo. Tali scuole non sono elitarie, ma libere e aperte: si rivolgono a bambini di ogni ceto sociale, razza, religione, indipendentemente dall'estrazione ideologica o economica dei genitori. Non hanno fini di lucro: i genitori, riuniti in associazioni, sostengono le spese e condividono responsabilmente la gestione economica della scuola secondo criteri di solidarietà, attraverso organi democraticamente eletti.
Le scuole steineriane, già a partire dagli anni venti, hanno favorito lo sviluppo di quelle facoltà che si stanno rivelando come la miglior risposta alle esigenze del mondo odierno. Oggi si dà sempre più valore alla consapevolezza delle proprie responsabilità, alla capacità di immedesimazione, alla creatività e capacità decisionale, piuttosto che a un sapere principalmente specialistico e settoriale.

I bambini sono il nostro futuro: sono essi che dovranno trovare le soluzioni alle sfide globali con le quali dobbiamo confrontarci. È quindi necessaria un'educazione che sviluppi capacità adatte a superare un orizzonte e un sapere di tipo tradizionale.
Nelle scuole steineriane si cerca di stimolare nei bambini e nei ragazzi l'interesse per quanto di assolutamente nuovo potrà essere sviluppato nella nostra società e nel mondo.

Aspetti pedagogici

Fasi di sviluppo ed approcci pedagogici.

Steiner individua principalmente tre fasi, corrispondenti ai primi tre settenni, in cui di vitale importanza è l'azione educativa della famiglia e della scuola.

Nel primo settennio, il bambino conquista tre principali facoltà: la posizione eretta e la capacità di camminare, l'uso della parola, la possibilità di dire "io" a se stesso: si impadronisce delle sue capacità ed esprime al massimo le sue facoltà di movimento.

Nel secondo settennio sviluppa soprattutto la dimensione emotiva, la vita di sentimento (ecco perché grande importanza è data all'arte e tutto l'insegnamento assume una veste artistica), mentre nel terzo settennio si assiste allo sviluppo di un pensiero sempre più astratto e alla maturazione di una capacità di giudizio autonoma.

Trattandosi di ambiti molto diversi, diverse sono gli approcci pedagogici.

1. Nel primo settennio, dopo i tre anni e mezzo, il bambino viene accolto nel giardino d'infanzia dove, in un'atmosfera calda e protetta, con l'ausilio di semplici materiali naturali, egli può esprimere pienamente la sua creatività e fantasia; inoltre, attraverso molteplici attività pratiche promosse dalle insegnanti può conoscere il mondo partendo dall'imitazione e dal movimento.

2. Nel secondo settennio il bambino entra nella scuola: il ciclo dalla I alla VIII classe è basato sul ritmo e sull'arte ed è visto in chiave unitaria, senza ripetizioni di programmi. L'intera attività scolastica è coordinata da un'unica figura: il maestro di classe che con la sua amorevole autorità guida il fanciullo fino alle soglie della pubertà.

3. Dopo la VIII classe, per i ragazzi è necessario conquistare un rapporto oggettivo e scientifico con il mondo e l'ambiente; la loro vita affettiva ed emotiva non è ancora del tutto strutturata e occorre sollecitarli ad un interesse per il mondo, a maturare sul piano sociale e a instaurare un rapporto vivo nei confronti dell'ambiente. Nel liceo steineriano oltre alle materie tradizionali, si studia economia, agrimensura, topografia, agricoltura, lavori forestali, informatica, pronto soccorso, modellaggio della creta, pittura, recitazione, intaglio del legno, scultura del marmo, disegno con la tecnica del "chiaroscuro", battitura del rame. In Italia attualmente l'unico liceo steineriano è nella città di Milano.

Educare alla libertà

Il bambino non viene considerato come un substrato passivo sul quale imprimere nozioni ed informazioni, ma un essere in divenire, ricco di capacità e talenti da risvegliare.
Le potenzialità dei bambini, ancora latenti, possono essere grandissime e di incalcolabile valore per la società e il mondo. L'obiettivo educativo fondamentale è quindi attuare una metodica ed una didattica che consentano al singolo alunno, al singolo essere umano, di scoprire e porre pienamente in atto tali capacità con il minimo di condizionamenti e distorsioni.
Si tratta quindi di risvegliare le facoltà del giovane e di educarlo in modo che divenga se stesso, libero da pregiudizi e capace di orientare la sua vita verso le mete che lui stesso si dà. In questo senso la scuola steineriana attua un'educazione verso la libertà.

Educazione permanente

L'uomo non cessa mai di imparare e l'apprendimento non si arresta alla preparazione degli esami di compimento degli studi. Chi scopre il piacere di imparare e impara con entusiasmo a scuola, avrà per tutta la vita, divenuto adulto, un rapporto positivo con l'educazione di sé, e con il mondo.


LA SCUOLA DELL'OBBLIGO (I -VIII)

L'età scolare

Nel percorso pedagogico della scuola steineriana è riservata una grande attenzione al rispetto delle fasi evolutive del bambino: precocizzare spesso vuol dire indebolire le capacità, non guadagnare tempo!
Tutto il piano di studi si pone come risposta alla necessità di nutrimento interiore dell'individualità che sta nascendo; le classi sono composte in modo da essere omogenee per età e quindi non sono previste bocciature durante tutto il ciclo dalla I alla VIII classe. Si fa molta attenzione, invece, al fatto che i bambini ammessi alla prima classe siano realmente maturi e pronti (ogni allievo viene visto da una commissione di maestri e dal medico scolastico). Spesso l'accesso anticipato è causa, infatti, di seri problemi scolastici negli anni successivi.

Il maestro

Poiché l'uomo impara solo dagli altri uomini a diventare uomo è chiaro che al centro della pedagogia steineriana sta la figura dell'insegnante. Esso è sempre un individuo fortemente motivato e consapevole del fatto che per diventare realmente "maestri" occorre un costante impulso all'autoeducazione personale: questo impegno garantisce l'instaurarsi di un giusto rapporto tra il maestro e i suoi allievi.
Tale rapporto si sviluppa e si consolida negli anni poiché il "maestro di classe" è la figura di riferimento che conduce la classe dalla prima elementare fino alla terza media (VIII classe).

Le materie

Nelle scuole steineriane le materie artistiche e manuali hanno pari dignità rispetto a quelle intellettuali: la testa, il cuore e la mano hanno un'importanza qualitativamente uguale per lo sviluppo del bambino. Ecco perché nelle scuole steineriane vengono stimolate nella stessa misura le facoltà cognitive, morali, pratiche e manuali.
Accanto alle materie tradizionali compaiono: due lingue straniere, lavori manuali, canto, strumento, pittura, modellaggio, disegno, euritmia (arte del movimento legato alla parola e alla musica), ginnastica Bothmer (ricerca ginnica di armonia del corpo con le leggi e le qualità del tempo e dello spazio), teatro, giardinaggio e falegnameria.
Tali materie non sono di "abbellimento" al programma, ma sono sostanziali. Attraverso, per esempio, il lavoro manuale (cucito, maglia, ricamo, tessitura) non solo si educa l'abilità delle mani, ma si pongono anche le basi per lo sviluppo di un pensiero agile e mobile.
Anche le materie più "intellettuali", come la grammatica o la matematica, vengono insegnate in modo da far scaturire l'astrazione e la formalizzazione da un processo artistico e pratico. Ciò avviene attraverso il racconto di storie che evocano immagini nell'interiorità del bambino e legano il contenuto non solo al suo intelletto, ma anche alla sua emotività, garantendo in questo modo una memoria più sicura e di lunga durata.
Nel processo di apprendimento si fa spesso appello alla corporeità e al movimento, oltre che all'attività percettiva, per esempio le tabelline si imparano con movimenti ritmici del corpo, il programma di geometria poggia su anni di disegno di forme e di disegno geometrico, lo studio della fisica e della chimica è basato sulla sperimentazione.

Struttura della giornata

Ogni mattina le prime ore sono dedicate all'epoca: per alcune settimane di seguito ci si occupa di una stessa materia, nelle settimane successive si passa ad un altro insegnamento, in una sorta di cicli intensivi dedicati alle materie tradizionali. Le epoche hanno quindi un ritmo prevalentemente mensile, mentre il resto della giornata è dedicato alle materie artistiche, linguistiche, manuali e motorie che seguono un ritmo orario che si ripete settimanalmente.

Le valutazioni

La scuola steineriana non sollecita la competitività attraverso voti o giudizi schematici. Gli insegnanti tendono a fare amare gli argomenti di studio e non a costringere all'apprendimento facendo leva sulla paura. Nella pagella di un bambino si troverà una profonda descrizione e caratterizzazione dell'allievo stesso; per i più piccini il maestro scriverà, invece, una poesia o un racconto mirato ad evidenziare gli aspetti positivi del bambino e a sollecitare il superamento delle sue difficoltà.

Aspetti sociali

Il metodo e la grande varietà di insegnamenti fanno in modo che ogni ragazzo possa manifestare le proprie abilità con soddisfazione, senza emarginare i meno dotati. La lunga durata del rapporto di classe (8 anni) consente di lavorare approfonditamente sul piano delle dinamiche sociali che costituiscono un aspetto molto importante dell'educazione. È quindi attraverso l'esercizio costante della tolleranza e dell'interesse per l'altro che si può realizzare un organismo di classe davvero vivo e armonico.

Libri di testo

Nelle scuole steineriane dalla I alla VIII classe si fa un uso estremamente limitato di libri di testo.
Il racconto vivace dell'insegnante, il dialogo continuo, e la stretta interazione tra i ragazzi che vivono l'organismo di classe sono la base dello svolgimento di tutti gli insegnamenti. Gli allievi costruiscono, giorno per giorno, il proprio quaderno, che curato e personalizzato, diventa il vero libro di testo su cui studiare.
angelica32 Inserito il - 13/04/2007 : 18:31:27
brano tratto dal libro:
"Rudolf Steiner e l'Antroposofia" (http://www.rudolfsteiner.it/pedagogia.html)

(...) La costruzione del Goetheanum attirò sul movimento antroposofico l'attenzione di un pubblico sempre maggiore. Entravano ora a far parte del movimento personalità che non volevano soltanto avere qualcosa per sé, ma volevano dare. Erano disposte ad offrire le loro capacità professionali, le loro particolari specializzazioni, in breve tutta la loro energia lavorativa.
Non era Rudolf Steiner ad «assegnare» compiti. I soci venivano a chiedergli consigli ed egli li aiutava con tutte le sue forze. Ma erano loro a dover prendere tutte le decisioni. Soltanto così l'antroposofia poté diventare un grande impulso senza invadere il campo della volontà altrui. Nacquero così i movimenti affiliati, le cosiddette «figlie» dell'antroposofia.

(...) L'idea della tripartizione dell'organismo sociale aveva suscitato interesse a Stoccarda, soprattutto nella grande fabbrica di sigarette Waldorf-Astoria. Operai ed impiegati avevano accolto alcuni cenni che Steiner aveva fatto dei suoi principi pedagogici. Tutti desiderarono per i loro figli un nuovo metodo di educazione.
Il direttore, Emil Molt, appagò quel desiderio: investì un capitale, fornì i locali adatti all'istituzione di una scuola e pregò Rudolf Steiner di prepararne gli insegnanti.

Steiner era stato come predestinato a quella mansione dalI'esperienza eccezionalmente ricca compiuta da giovane. Egli aveva già tentato, precedentemente, di svegliare uno speciale interesse per la pedagogia nel movimento antroposofico. Nel 1907, infatti, aveva trattato in una esposizione importantissima la «Educazione del bambino dal punto di vista della scienza dello spirito», che venne poi pubblicata in opuscolo. Egli mostrò come una giusta comprensione delle leggi che governano il divenire del fanciullo e dell'adolescente dovesse per forza propria sfociare in una pedagogia completamente nuova.

Un piccolo gruppo di persone, per la maggior parte giovani, abbandonarono le loro precedenti occupazioni per diventare insegnanti della Scuola Waldorf. Ricevettero da Steiner stesso la preparazione indispensabile. Furono tenute, per loro, due conferenze al giorno: una su «antropologia generale», I'altra su «metodo e pratica dell'insegnamento». Fu inoltre istituito un seminario per esercitazioni pratiche.
La prima conferenza sull'antropologia generale comincia così: «Riusciremo nel nostro intento se lo considereremo non solo come riguardante l'intelletto e il sentimento ma anche come rivolto al conseguimento del più alto livello spirituale-morale».
Questo fu il compito: aiutare l'entita animico-spirituale del bambino, venuta sulla terra dopo un'esistenza pre-terrena, a orientarsi nel mondo fisico e a fortificarsi per la vita.
Rudolf Steiner mostra come l'essere umano in divenire avanzi per un difficile cammino le cui tappe faticose sono ben riconoscibili: esse corrispondono al successivo sorgere di necessità materiali e morali ben determinate. Il piano di studi e il metodo da adoperare nella futura scuola furono concepiti per corrispondere, per quanto possibile, a queste necessità.
Steiner non diede ai suoi uditori un insieme di «ricette pedagogiche». Al contrario dimostrò loro come la pedagogia non debba mai essere applicata in maniera stereotipata, perché allora inaridisce e muore.
L'educazione è una 'Arte' nella quale l'educatore si deve addestrare. Quell'arte è da un lato rigidamente disciplinata da una legge fissa, cioè dalla necessità di seguire con la massima avvedutezza lo sviluppo naturale ed autentico dell'alunno, dall'altro lascia all'educatore una piena libertà di iniziativa personale.
Steiner offrì una quantità incommensurabile di feconde indicazioni. La sua pedagogia traccia soprattutto ad ogni educatore il cammino per una severa educazione di se stesso. A colui che segue tale via con perseveranza i fanciulli stessi insegnano a poco a poco come egli debba insegnare.
Questa confortante idea entusiasmò i neo-educatori.

Il 17 settembre 1919 la Scuola Waldorf fu solennemente inaugurata.

Tutte le materie insegnate furono improntate all'arte. La pittura, il canto ecc. furono inseriti in ogni programma, specie nelle prime classi.
Le nozioni comunicate non dovevano essere rivolte solo all'intelletto del fanciullo. Si doveva cercare sempre di farle agire in maniera veramente formatrice sul sentimento e sulla volontà, perché a scuola il bambino va «tutto intero» e non soltanto «con la testa».
Tra gli allievi e i maestri si stabilì immediatamente una relazione di assoluta franchezza e di cordiale calore.
I fanciulli si recavano volentieri a scuola e ben presto il reclutamento si estese all'intera città. Alla morte di Rudolf Steiner la scuola contava già circa 900 alunni.
La maggior parte dei genitori era costituita da «non antroposofi»; la scuola Waldorf non aspirava affatto a divulgare una particolare concezione del mondo e della vita.
La sua reputazione aumentò anche all'estero. Professori di altre scuole, del tutto ignari di antroposofia, cercarono di informarsi circa la pedgogia Waldorf.
Steiner venne loro incontro con gioia, convinto che il metodo della sua pedagogia poteva rendere fecondo l'insegnamento in «qualsiasi» scuola.
In Germania, Svizzera, Olanda, Inghilterra, Steiner tenne un'ampia serie di conferenze pedagogiche basilari, invitato da insegnanti di differenti istituzioni scolastiche. Ma, affinché fosse possibile un'attività pedagogica molto estesa, bisognava che ci fossero delle «scuole modello» in cui la nuova pedagogia venisse praticata da un corpo insegnanti composto di antroposofi. A tal fine Rudolf Steiner si dedicò in particolar modo a perfezionare la scuola di Stoccarda.
Da Dornach vi si recò costantemente per assistere alle riunioni dei professori. Sotto la sua direzione quelle riunioni divennero un «seminario pedagogico permanente» che lasciò un ricordo indimenticabile in coloro che vi parteciparono. Poiché Rudolf Steiner vi si manifestò, in tutta l'estensione del termine, «maestro dei maestri».
Le sue visite nelle classi erano delle vere e proprie feste. Egli amava i fanciulli dal piu profondo del suo cuore e i fanciulli lo ricambiavano di pari affetto. Una volta disse che pensava ogni sera a ciascuno degli allievi della Scuola Waldorf.
Dopo la morte di Steiner, la pedagogia «Waldorf» divenne largamente nota. Il Terzo Reich ne ordinò la chiusura, ma dopo la seconda guerra mondiale un grande numero di nuove scuole Waldorf fu fondato in Germania e altrove.
angelica32 Inserito il - 07/04/2007 : 19:02:42
Citazione:
Messaggio inserito da archimedia

Parlando di educazione, sapete qualcosa in più sull'educazione basata sulla Pedagogia Steineriana? da tempo ne sento parlare ed ho letto parecchie cose in merito, sopratutto sull'antroposofia di Steiner.
La Pedagogia Steineriana si fonda sullo sviluppo della creatività del bambino, considerando tutte le dimensioni che porta con se, cioè quella fisica, psichica e spirituale.
Qualcuno ha delle esperienze dirette??
grazie..e buona domenica delle palme a tutti!



Ciao Archimedia, piacere di conoscerti( spero piano piano di conoscervi tutti qui...): non conosco questo argomento, ma interessa anche a me! magari faccio una ricerca con Mago Merlino( Google..ehehe) e vediamo cosa riesco a trovare! baciotti..Angie

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