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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
deoris Inserito il - 20/08/2012 : 17:19:33
Volevo condividere con voi quanto ho vissuto questa estate.
I primi di Agosto sono partita per un campo giovani a Vittoria provincia di Ragusa. Avevo letto il bando e avevo trovato interessanti le attività che si svolgevano per questo avevo aderito.
Eravamo trenta ragazzi provenienti da un pò tutta la Sicilia ma anche da alcune parti di Italia.
Il mio carattere è timido e molto introverso quindi difficilmente scelgo di aprirmi con gli altri, o mi viene difficile relazionarmi disinvoltamente con persone sconosciute. Questa è stata la prima volta in cui sono riuscita ad approcciarmi con tutti. Non c'è stato nessuno con cui mi sia sentita a disagio o con cui non mi sono trovata bene.
Questo campo è stato organizzato dalle Missionarie Secolari Comboniane.
Ci hanno diviso in quattro gruppi in modo da avere i turni per le cose da fare .. ( liturgia, piatti, refettorio, bagni.. )
Ci hanno fatto scegliere tra quattro istituti in cui andare a fare servizio di mattina.
Una casa famigllia per donne in difficoltà. Una casa famiglia per persone con disagi psichici, un istituto di prima accoglienza per gli immigrati e un centro per i richiedenti asilo e rifugiati politici. Io ho scelto quest'ultimo.
I ragazzi e gli uomini di questo centro erano tutti molto gentili, molto ospitali, ci preparavano ogni giorno delle cose quando andavamo da loro, tanto che per un attimo ci siamo sentiti noi quelli accolti.
Molti sanno parlare l'italiano abbastanza bene. Ho parlato con alcuni di loro in quei giorni.
C'è molta sofferenza. Ho pensato.. Siamo abituati a sentir parlare di guerra, di morte. Sappiamo che si, la guerra c'è da qualche parte ma questo nella vita quotidiana alla fine non ci tocca più di tanto, però è diverso parlare con un uomo che è scappato dalla guerra, che la morte, che la guerra, che la fame l'ha vista e vissuta sulla propria pelle.
Siamo abituati a sentir parlare in tv dei kamikaze, di questi folli che chissà poi per cosa scelgono di farsi esplodere uccidendo gli altri e loro. è diverso ritrovarti a parlare con uno di loro, appena ragazzo, col volto tutto bruciato e ormai sfigurato per sempre, e scoprire che è una persona come te, perfettamente normale, solo ha avuto la sfortuna di nascere nella parte del mondo sbagliata.
Il mio cuore piange, ogni volta che penso a loro. Ogni volta che penso che questa è stata solo una parentesi e che forse non ci sarà più nessuno a occuparsi disinteressatamente di loro. Il mio cuore piange per tutte le cose orribili che continuano a succedere qui..
è stata un esperienza molto intensa. In cui ho respirato serenità, fraternità, tristezza, gioia.
La diversità fa parte dell'unità, e io credo, credo fermamente che si possa costruire un mondo migliore. Passo dopo passo, goccia dopo goccia. Io credo che se ognugno di noi nel suo piccolo si impegnasse, desse tutto se stesso per le cose che fa, per costruire un mondo più sano, più giusto, in cui non esistono guerre, rancore, divisione..
Credo che questo mondo può nascere. Parlo prima di tutto a me stessa. Superare i propri limiti per un mondo migliore, per gli altri.
Il titolo del campo era I Change! Missione possibile.
Si. Io cambio. Mi costerà fatica. Mi costerà sacrificio. Ma io cambio.
Cambiare prima di tutto noi per cambiare il mondo che ci circonda.
Non siamo soli. Ci sono altri ragazzi che vogliono cambiare per costruire un mondo diverso.
Per costruire un mondo vivibile.
Spero che saremo ancora di più, nel nostro piccolo, nel nostro quotidiano. Lo spero tanto.

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