V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
momosatya |
Inserito il - 19/08/2015 : 09:43:41 Domanda: Qual'è la parte di creatività dell'essere umano in rapporto agli avvenimenti che gli sono imposti dal destino o da altri vincoli? Prima di qualsiasi discorso e come d'abitudine, insieme andiamo con l'immaginazione a tracciare il cerchio attorno a questa assemblea, al fine di opacizzare il locale, decondensare la brillanza... Ecco, ora il punto al centro poer unirci tutti e da questo punto: apertura, affinchè la vita circoli dal basso verso l'alto e l'essere umano non sia rinchiuso in questo cerchio ma al contrario ne sia protetto, affinchè la comunicazione abbia luogo. Adesso, oltre alla figura, vi chiederò di visualizzare un colore; lavorare con i colori è tanto importante, quanto lavorare con le figure o le forme. E' un altro aspetto dell'energia. Come la forma visualizzata, in verità, fa sorgere un campo, così il colore scatena una vibrazione. Adesso dunque, tutti assieme, visualizziamo una luce dorata, un bel dorato scintillante, in modo da eliminare tutte le negatività. La luce dorata è senza dubbio, una delle luci più disinfettanti che ci siano, dal punto di vista eterico. Perciò, quando dovete purificare qualcuno e se il vostro cuore e il vostro pensiero dono abbastanza forti, irraggiate la luce dorata, attorno a questo individuo, e, nella sua aura, si trasformerà in una fiamma, che sarà sicuramente più forte del fuoco stesso. Il dorato ha questa grande virtù, poichè non esiste come colore: è un composto che proviene dall'essenza spirituale degli esseri di Shamballah. E, questo, vi permette nello stesso tempo, una sua più facile utilizzazione. Perciò, utilizzate il dorato, create un'aureola di luce dorata a tutti i vostri progetti, soprattutto i progetti spirituali, in modo che abbino più possibilità di materializzarsi; questo non significa però, che il colore dorato sia il colore magico per eccellenza, non vedetevi in esso perciò, nessuna magia. D'altronde occorrerebbe che l'idea della magia sparisse dal pianta che dall'attività del vostro pensiero. Più voi andate alla ricerca di qualcosa di magico, anche se si tratta di magia molto spoglia che chiamate "magia bianca" per esempio, in verità, l'uomo è talmente piccolo, l'uomo è talmente ingarbugliato, impacciato da nozioni ancora troppo inconscie e malevole, che non può effettivamente rivolgersi alla magia in tutta benevolenza, anche se lo giurasse. Questo significa che, immancabilmente, ad un certo punto, sarebbe tentato di utilizzare la magia, forse non tanto per il male, ma comunque, per fini senza dubbio egoistici; si, e questa è un'insidia tanto grande, quanto quella di fare il male. Con questo voglio dire che l'idea della magia deve sparire, in modo da non rappresentare più una tentazione. Questo non significa che la creatività umana non debba più esserci, come pure non dev'essere sradicato il desiderio di fare, di creare, di prevedere qualche cosa, poichè, altrimenti, avremmo che cosa? Ebbene, avremmo un'umanità priva dei mezzi per avanzare. Se. durante un grande momento dell'evoluzione, l'uomo è acceso di più dai desideri, anche all'interno della spiritualità, non occorre pertanto che uccida questi desideri. Occorre, a poco a poco, insegnarli ad aspirare ad una spiritualità più equilibrata: di conseguenza, questi suoi desideri diventeranno via via, sempre meno nocivi verso questa sua spiritualità; ma non dobbiamo uccidere il suo desiderio, come per esempio uccidere il desiderio di quelli che vogliono un mondo dove non ci siano più guerre, per questi uomini, per esempio si potrà organizzare un'associazione oppure si potranno fare delle marce per la pace, o vendere ogni genere di nastri per la pace, così saranno i primi a farsi nemici di qualche cosa. In un primo tempo occorre dunque spiegare, esorcizzare l'ignoranza e la stupidità, in modo da innalzare il desiderio fino al suo vero livello di creatività; successivamente il desiderio che arriverà a contatto con la sostanza mentale, si trasformerà in progetto, questo progetto dovrà essere attivato secondo un numero di leggi ben precise. Questo significa che, ad un certo punto, il desiderio diventa un'idea, questa idea tuttavia ha bisogno di essere servita per potersi realizzare. E non perchè si ha una grande buona e bella idea che il Buon Dio rappresenti l'unico materiale di costruzione restarsene in attesa. E qui sorge il secondo ostacolo. La mancanza di comprensione da parte del discepolo, che non capisce che, dal momento che ha delle nobili idee, molto spirituali, molto umaniste, perchè allora il Buon Dio, non invii un'armata di santi, affinchè insieme facciano riuscire il suo progetto. E, di fronte alle difficoltà o anche di fronte a qualche insuccesso, nel caso di un progetto mal concepito e mal diretto, il discepolo si siede disperato e dice: "io non capisco più, non comprendo più! Che cosa gli occorre dunque? La buona volontà non è sufficiente per attirarli? E finisce per credere che forse i fratelli maggiori siano diventati un pò pigri adesso che hanno raggiunto il loro nirvana. Occorre capire poi un secondo elemento, quando si arriva a questo punto dell'evoluzione, in cui i desideri divengono delle idee, dunque dei progetti, dunque delle occasioni di servizio, il punto è completare questa evoluzione, conoscere certe leggi in modo da poterle applicare giudiziosamente. Ed è proprio attraverso l'applicazione giudiziosa di queste leggiche, la presenza di quelli più grandi di voi, i fratelli maggiori, i Maestri, le guide, possono effettivamente entrare in relazione e nutrire il vostro progetto e farlo prosperare. Perchè avviene così? Semplicemente perchè anche il Maestro obbedisce alle stesse leggi, non può dunque venire all'interno della vostra periferia, non può incarnarsi nel vostro progetto al fine di sostenerlo e proteggerlo se non nella misura in cui le leggi che sono la sua struttura, la sua vita ed in un certo modo la sua conoscenza e la sua saggezza, non siano condivise dal discepolo. Se il discepolo è ignorante di certe leggi perfino di quelle più primordiali, il maestro non potrà mai funzionare con questo discepolo. Voi mi direte: "ma non deve istruirlo!" Ed è giustamente proprio quello che accade. Prima della riuscita del progetto occorre dunque un periodo di istruzione; ma questa istruzione, non deve per forza essere data direttamente dal maestro o dalla guida, ma attraverso la vita, che, rappresenta lo stesso maestro o è diciamo l'idea di istruzione che il maestro vorrebbe comunicarvi e che deposita nella grande sostanza della vita del pianeta, in modo che il piante, ve la restituisca sotto forma di avvenimenti, circostanze o incontri, oppure sotto forma di comprensione interiore spontanea, per esempio in occasione di certe meditazioni. Ci sono diverse ragioni per cui il Maestro non verrà ad istruirvi direttamente, apparendovi davanti per parlarvi. Perchè questo approccio non può succedere? Innanzitutto perchè l'apparizione dei Maestri non ha mai favorito la saggezza. La prima reazione di chi ha avuto questo genere di visita, è stata quella di non credere a quello che vedeva, poi a provare timore o paura, che a loro volta conducevano ad una opacizzazione dei diversi corpi invece di creare una dissoluzione del dubbio, una trasformazione dello spirito e una facilità per la fede. Ecco perchè, per molto tempo vi sembra di sperare, vi sembra di dover fare degli sforzi, vi sembra di dover meditare da solo, vi sembra di dover servire da solo, studiare tutto solo, vivere e morire tutto solo, senza mai arrivare a suscitare l'interesse della Gerarchia. Non è perchè voi siate privi di interesse, assolutamente no! Non pensate che l'essere umano non sia considerato valevole, al punto che i Maestri, le guide, i fratelli maggiori si disinteressano di lui. Non giudicate in questo modo, non giudicate l'attitudine dei fratelli maggiori: non attribuireste loro che meschinerie, piccolezze e cattiverie, perchè se fossero motivati da queste ragioni non sarebbero malevoli e, come vi ho già detto, allo stesso modo che io terrei testa al Buon Dio in persona se fosse cattivo, ebbene, allo stesso modo, terrei testa ai miei fratelli e li ribalterei se fossero malevoli. La nostra distanza non è mai stata ispirata dal tenere "una certa distanza", una distanza giustamente risentita dal fatto della vostra natura, dei vostri vapori astrali, dai vostri vapori fisici, no, non esiste affatto una tale attitudine nel nostro spirito o nel nostro cuore. C'è solo un ostacolo fra voi e noi, uno solo, ma forse il più difficile da eliminare. E' l'inutilità. un fratello, una guida sa benissimo quali parole saranno inutili, quale gesto sarà inutile, così non parlano, non fanno il gesto. Secondo quello che percepiscono di voi, al momento delle vostre preghiere, delle vostre meditazioni, sanno quello che vi sarà più utile e quello che invece non vi servirà perchè inutile e così, adattano il proprio comportamento, adattano il proprio tipo di benedizione, adattano le proprie irradiazioni vibratorie.. |
10 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
momosatya |
Inserito il - 09/11/2015 : 08:23:18 Siate fratelli gli uni per gli altri, incoraggiatevi, donatevi, prestatevi le informazioni, ricevete le confidenze, onorate queste confidenze se questo è il desiderio dell'altro. Io non voglio affatto che da domani, voi dovete vivere con un ritrovato candore e ingenuità; sappiate diffidare, fare attenzione ma, che questa lucidità non vi porti alla negatività, al disprezzo e alla paura dell'altro. Perciò, guarda chi forse potrebbe tradirti come guarderesti un essere che non ha compreso, come un essere che è malato; non disprezzarlo, constata e continua a vivere la tua vita. Tu non sei obbligato ad andare a salvare chi sta per annegare, non sei obbligato di tempestare gli individui per salvare quelli che si perdono. Qualche volta questi individui, considerati come in stato di perdizione, si ritrovano, semplicemente perchè si cessa di occuparsi di loro. Ad un dato momento si fermano e cominciano a chiedersi: "toh!. non c'è più nessuno da poter martirizzare, beh, e se adesso andassi invece a parlare con quelli là e si parlasse della pioggia e del bel tempo?". Per alcuni, martirizzare l'altro, è diventata una comunicazione facile, si sono istallati per così dire in uno stile; lo stile di minor sforzo, uno stile molto rassicurante che non domanda affatto che si ascoltino gli altri: semplicemente si arriva, si colpisce, si grida e così ha comunicato. Si sa chi si è, si sa chi è l'altro, la comunicazione è passata. Ma, se voi non siete più là a ricevere i colpi, perchè voi divorziate, perchè voi abbandonate questo amico, automaticamente egli si troverà tutto solo con se stesso; e in questi casi, molto spesso, può aver luogo una presa di coscienza, di colpo si accende un bagliore, un lampo, e la persona improvvisamente cambia senza che nessuno l'abbia fatta cambiare. Io risponderei ancora a lungo alle vostre domande ma ora devo lasciarvi. Voglio dirvi semplicemente, che il vostro lavoro continua, la vostra responsabilità continua e forse anche in maniera ancora più forte, semplicemente perchè io, io mi fermo per qualche tempo. Non consideratemi partito, perchè non sono partito, e desidero inoltre dirvi che, il lavoro che forse verrà in seguito, non è stato ancora accettato totalmente dal cenacolo, al quale io appartengo. Come vi ho segnalato nel corso degli anni, io non sono uno che decide per capriccio o volontà personali. E' la confraternita nel suo insieme che prende le decisioni, cercando di conformarsi il meglio che sia possibile, ai piani e alle vibrazioni dell'umanità presente. Questo no significa che dipende interamente da voi; io non pongo su di voi tutta la responsabilità per il mio futuro lavoro, assolutamente. Anche se è vero che nella misura in cui, più punti di luce, più persone si responsabilizzeranno e faranno, cioè agiranno verso i loro vicini, i loro amici, l'umanità, questo sarebbe di grande aiuto. Perchè, se si creassero tanti punti di luce come questi, potrebbero stimolare la confraternita a dare di più in una seconda tappa. Vuol dire che il prossimo lavoro, non sarà rimesso sulle vostre spalle, voi non ne siete in condizione, ma vi segnalo che comunque, nei confronti di una mia eventuale ripresa o di una trasformazione di lavoro, ma, nei confronti di tutti i fratelli che come me, hanno assunto in un modo o in un altro, attraverso la telepatia o con guarigioni o attraverso la scrittura, una parte di lavoro e di responsabilità. Oggi sono io che ve lo dico, e che vi prevengo, ma se voi farete come vi ho consigliato, stimolerete non tanto il mio lavoro, quanto invece la confraternita a darvi di più; essa avrà in qualche modo, verso la confraternita al di sopra di lei, e cioè la confraternita solare, tutti i pretesti per farlo. E' esattamente come quando si presenta un dossier: bisogna aver dentro le prove e le prove di questo dossier nel vostro caso, sono le vostre azioni, le vostre prese di coscienza, il vostro senso pratico, le vostre responsabilità. Se poi dentro a questo dossier c'è un numero sufficiente di persone che sono passate all'azione, alla pratica, alla comunicazione così come viene insegnata oggi attraverso tutti i tipi di insegnamento, in quel momento, la confraternita, potrà avere non solo il diritto di dare di più, ma soprattutto riceverà dall'alto un'energia. E questo, non perchè ella non possegga energie sufficienti, ma semplicemente perchè la confraternita non può dare all'umanità, quello che non è stato prima dato da quelli che noi nel nostro gergo chiamiamo "la confraternita o la gerarchia solare". Una gerarchia molto potente anche per gli individui che la compongono ma, non può che agire in quanto trasmettitore, che dà verso l'umanità che riceve. Anche se in questa confraternita planetaria, esistono degli uomini che attraverso loro stessi e prendendo da se stessi, potrebbero dare esattamente la stessa cosa di quella che sarà loro accordata attraverso il sole, questi individui non ne avrebbero il diritto, e poichè non ne avrebbero diritto; e poichè sono coscienti, conoscono la Legge, conoscono gli scambi, conoscono gli equilibri sanno che, se il sole non dà e inutile ch'essi donino dal loro proprio centro, poichè significa che l'umanità non è ancora pronta. Queste sono delle piccole informazioni che mi piacerebbe che ogni tanto riguardaste e riprendeste in mano, più che altro a scopo sperimentale per vedere se effettivamente va bene, se si può contare su di voi, sul vostro risveglio, così voi e noi saremo tutti contenti ed è quello che vi auguro di divenire. Per il momento dimenticate tutto quello che vi ho detto, poichè è il modo migliore per diventare saggi, eh si. Occorre comprendere che dopo un grande mescolamento intellettuale, un grande rimescolamento d'idee, il miglior modo di far lavorare queste idee è di non pensare più a niente, nè a favore nè contro, di modo che, a poco a poco, come per decantazione, l'informazione passa negli strati superiori della mente e da questi strati superiori della mente , verrà il consenso, per farvi comprendere quello che oggi, eventualmente non avete compreso, o per farvi afferrare quello che forse, avete messo da parte in fretta. Io vi auguro di essere molto felici, molto vivi, pieni di esperienze; e, come vi ho già detto, non immaginate che il contatto venga interrotto, per questo vi chiedo: accettate che io mi ritiri senza pensarmi molto lontano. E' interessante notare fino a che punto, certe persone hanno verso di me una relazione affettiva, una relazione da uomo a uomo. Se ti senti in questo tipo di relazione affettiva, lavoraci sopra, poichè è sempre quello che ho voluto evitare. Questo tipo di atteggiamento affettivo non porta molto lavoro, l'affettività è in un certo senso un'impotenza. Se ti dispiace che io parta, è perchè soprattutto, tu non vuoi essere solo e io non sono contento di constatare questo, avrei preferito piuttosto sentire da te che io non ti interessavo proprio, che avevi già capito tutto e che finalmente, lasciavo in questo villaggio, un uomo libero. Un uomo libero che sa ritirarsi. Questo non significa che io rifiuto l'amore, l'attenzione! Questo non vuol dire che anche tu, nelle tue relazioni, devi saper abbandonare freddamente le persone; non significa nemmeno che devi rimettere in causa l'amore e la sua profondità, ma l'amore deve essere pure l'espressione di una grande libertà. L'amore è un nutrimento; se tu hai saputo prendere veramente il nutrimento, tu ora ti ritroverai sufficientemente pieno affinchè possa aver luogo qualunque separazione. In rapporto a un amico, a un coniuge, a un parente, certamente la separazione resterà dolorosa, è vero; però, nello stesso tempo c'è da concepire che è una grande fortuna, nel sentire che tutti questi scambi sono stati talmente ricchi nel corso delle vostre vite, delle vostre unioni che in verità, l'eredità che ti è stata trasmessa non si cancella e che dunque una parte del tuo amico, del tuo coniuge, del tuo parente è sempre là in te e con te. Questo non è un sogno, è una realtà. Ed è molto meglio che sapere semplicemente che la morte non esiste e che il coniuge, il tuo amico o il tuo parente, esistono ancora dall'altra parte. Adesso però, ti lascio alla tua vita, definitivamente. Vorrei ringraziarti di aver preso la disposizione di passare alla pratica e non perchè così farai quello che ti ho detto io e in questo modo ci guadagnerò dei buoni punti al cenacolo. Io ti ringrazio perchè così tu liberi una parte della vita che soffriva. Attraverso la tua comprensione tu liberi una parte della vita che soffriva e tu soffrivi con essa. A presto, ti saluto. |
momosatya |
Inserito il - 28/10/2015 : 09:46:32 Così, quello che vi propongo di fare rientrando a casa, è un lavoro, uno studio su: "cosa significa amarsi gli uni gli altri". Vedete, tutto il paradosso, le ambiguità hanno a che vedere con la giustizia, con il rispetto di sè, il rispetto degli altri, ecc, ecc. Ad ogni modo, per risvegliare la buona volontà, prima di tutto occorre amare l'altro, poi occorre incoraggiarlo. Per incoraggiarlo potreste dirgli per esempio: "su, vai avanti hai già fatto un buon pezzo del cammino, vai oltre, vai!". Mentre sarebbe sbagliato dirgli:"ti si aiuterà a percorrere il cammino che ti resta da fare", no, questo non sarebbe un incoraggiamento, ma la creazione di un vero e proprio fallimento. L'incoraggiamento è quando tu gli dici: "guarda, hai già fatto molte cose, sei già andato talmente lontano sul cammino, ti resta così poco ormai da percorrere, perciò, stai perdendo la testa per una sciocchezza, solo una piccola distanza". Incoraggiatevi gli uni e gli altri. Di solito invece voi che fate? Con il vostro senso critico molto negativo, vi distruggete dicendovi: "e tu non hai fatto questo, e tu non hai fatto quello, e in quel momento io ti ho visto, ti ho sentito, tu hai detto questo, tu hai fatto questo, tu hai fatto questo che non è spirituale, non è cristiano, non è buddhista, non è questo, non è quello!". Voi siete una famiglia e una famiglia deve essere utilizzata per la stimolazione, l'incoraggiamento che è capace di apportare. SE voi non siete una famiglia, vi allontanate gli uni dagli altri, vi sfuggite come dei serpenti. Dunque, siate una famiglia ma, nello stesso tempo, non vi impicciate della vita privata degli uni e degli altri, lasciate a ciascuno le proprie esperienze, lasciate a ciascuno il proprio tipo di intelligenza, non intervenite, se non per aiutarlo ad andare più lontano semplicemente. Vedrete che azionando queste due leve: amore e incoraggiamento, potrete aiutare degli individui a superarsi e a divenire delle belle luci. Voi obietterete: "si, va bene, ma io non mi trovo sempre di fronte a gente sensibile all'incoraggiamento; alcuni sono talmente negativi che anche se dico loro delle belle parole incoraggianti non vogliono sapere niente". E' vero che alcune persone sono particolarmente depresse, negative e incoraggiarle non serve a niente: bisogna allora prenderle in un altro modo, aiutarle a vedere chiaro nella somma degli incubi che le hanno portate a questa depressione; e quando le persone ritrovano un pò d'equilibrio, ecco qua che il minimo incoraggiamento che gli date assomiglierà ad una fiammata, e di colpo la persona riguadagna tutto il tempo perso ed in più è arricchita da questa sua esperienza negativa. |
momosatya |
Inserito il - 27/10/2015 : 08:07:01 Chi fa il male si metterà a contattare altre forze che potremmo chiamare infernali per esempio, o astrali, ma non si troverà mai sotto la pressione delle forze cosmiche che l'aiuterebbero a diventare più luminoso, sotto la spinta della loro oppressione. In apparenza dunque, egli ha tutto lo spazio che vuole per fare il male; tuttavia, un giorno o l'altro, anche lui si troverà di fronte alla giustizia, ma non per essere corretto, non per essere raddrizzato, nè per essere migliorato, neppure per essere messo sotto pressione per divenire ogni giorno più grande, ma semplicemente per essere distrutto, distrutto, e tu non ne sentirai mai più parlare. Noi abbiamo cambiato e io spero di aver suscitato di più il tuo cuore dei tuoi pensieri. Succede che per qualche tempo, tu ed io, non potremo conversare così direttamente. Perchè in questo momento nel lavoro, noi facciamo una pausa; questo non significa che il lavoro si fermi per te, non vuol dire nemmeno che deve accadere qualcosa e che questa immobilità debba essere sperimentata da tutto il mondo, al contrario. Ogni volta che avviene una pausa come questa non significa affatto: immobilità, vuol dire interiorizzazione; vuol dire: intensificazione, costruzione, nuova direzione. Così, se ti senti di poter fare questo stesso lavoro interiore, con il ciclo che noi affrontiamo, così sia fatto, fallo; altrimenti, prosegui nel tuo proprio ciclo, quello di istruirti ancora, quello di cercare ancora, quello di leggere ancora. Certo tu non sai ancora tutto quello che c'è da sapere, ma non trascurare di interiorizzare più del solito, poichè non sono soltanto io che faccio una pausa, è la Terra intera. Persisteranno comunque delle attività in tutti i settori, nulla si ferma mai completamente, perchè ciascuno vibra alla sua propria maniera e segue il ciclo; ognuno segue il suo proprio ciclo; e se talvolta, il ciclo personale arriva a coincidere con il grande ciclo, allora tu ti metti a vivere con il grande ciclo. Ci sarà una pausa in molti settori, si; questo vorrà dire che in certi luoghi di approccio politico si impantaneranno delle iniziative politiche e umanitarie. Le ispirazioni, non saranno più così grandiose e gli uomini, non avranno più invii per essere molto ispirati, per fare tutte queste grandi cose. Questo per quanto riguarda il lato materiale, la politica, l'economia; e per quale motivo avviene questo? Semplicemente perchè, i vecchi sistemi possano sparire, estinguersi. Se la nostra ispirazione fosse inviata senza posa, se l'energia creatrice continuasse ad arrivare, gli antichi modelli, potrebbero perdurare, mentre ora, essi devono languire, impallidire, per poi crollare; occorre dunque, fare una piccola pausa. Per le energie, questa rappresenta una pausa forse di qualche secondo, un battito di ciglia; per l'uomo che vive in una nozione del tempo e dei cicli completamente differente, questa può rappresentare degli anni. E, per certi settori di attività, questa può rappresentare o qualche mese o perfino l'intera generazione. Tutto dipende a quale energia tale gruppo umano, tale espressione umana è legata; e a seconda dell'energia, alla quale un'espressione umana è legata, allo sesso tempo, essa è legata a una certa sequenza, cioè a un certo periodo di tempo; ma non desidero complicare oltre le cose, ci fermeremo qua. Dunque, ci sarà una pausa, un pò dappertutto nel mondo, un pò per tutti i settori; alcune parranno pause insospettabili perchè rapidissime in certi settori, altre pause di qualche tempo assomiglieranno piuttosto a delle vacanze per altri settori, mentre, potranno esserci delle pause un pò tragiche e perfino "morbide" soprattutto per l'economia e la politica, poichè la creazione, la creatività non potranno più aver luogo. E, dopo a questa pausa, grazie alle crepe che la pausa avrà aperto, si poseranno dei nuovi semi in queste crepe o fessure e un nuovo albero nascerà; non pensate tuttavia che questo nuovo albero sarà migliore in assoluto rispetto a quello che conoscete già ora, sarà solo un pò meglio, ma anche solo per farlo un pò meglio, con gli uomini, occorre tuttavia distruggere il passato. Per altre umanità più evolute, dei sistemi di distruzione ai quali l'umanità è sottomessa, sarebbero sufficienti su altri pianeti, per installare definitivamente il paradiso. Tuttavia, l'umanità è un pochino più difficile su questo pianeta che su altri, me non si può mai avviare il benchè minimo cambiamento, senza aver avuto la precauzione di fare un'enorme distruzione prima. Tutto ciò per un piccolo cambiamento. Con la stessa distruzione, si potrebbe fare un'enorme e questa è una decisione personale, è una volontà che voi dovete emettere, è un'occasione che voi dovete afferrare. E' per questo che, in alcuni insegnamenti, si è affermato che i momenti del caos, sono nello stesso tempo, dei momenti di luce. Ti spiego, perchè altrimenti, questo ti potrebbe sembrare un paradosso e invece non lo è. Possono essere momenti di luce, si, ma la luce è una decisione e una volontà emessa personalmente; il ciclo che passa, non fa altro che distruggere il passato, per portare e produrre questo piccolo cambiamento. Io non ho bisogno di spiegarti molto, tu hai visto questo fenomeno aver luogo nel corso dei secoli, e all'avverarsi di piccoli cambiamenti uno dopo l'altro, malgrado i grandi sconvolgimenti. Quello che io vorrei è di renderti gioioso e non darti l'impressione che il cammino spirituale sia complicato, ma darti invece la certezza che la tua buona volontà è la tua grande coppa, la tua grande forza, e che, se tu non stimoli che questo oggi, tu sei già salvo, non hai più bisogno nemmeno di cercarmi, di vederci, di sperare, di essere curioso o ansioso a proposito della tua anima: tu possiedi già tutto. Ti basta semplicemente, diventare ogni giorno un pochino più cosciente. Non appena tu hai la buona volontà, sappi che tu tieni già un pezzetto della tua anima, una buona parte della tua anima, ti sei già attaccato alla sua tunica. La buona volontà è una qualità straordinaria, non se ne parla abbastanza e non la si incita sufficientemente nel cuore dei bimbi e in quello degli adulti. Come di rendono le persone di buona volontà? Prima di tutto amandole; occorre amarvi gli uni gli altri; io non vi darò ancora una definizione di quello che vuol dire, altrimenti domani mattina saremo ancora qua, ma l'argomento sarebbe comunque da elaborare. |
momosatya |
Inserito il - 26/10/2015 : 08:39:54 Tutte queste storie che io ti racconto, puoi considerarle come crudeli. Perchè? Perchè lasciar persistere un tale sistema dove c'è già tanta sofferenza, dove ci sono tanti possibili fallimenti? Com'è che un dio tanto generoso, può essersi messo lui stesso, fra le mani di un sistema, in cui possono avvenire così tante carneficine? Io ti risponderò semplicemente che la sofferenza non è vissuta da te; ti sembra di soffrire una parte della sofferenza vera, il resto è assunto dalla coscienza che è pronta a pagare il prezzo, il prezzo della sua rigenerazione, il prezzo della sua sopravvivenza . Per la coscienza, l'universo è dunque, una grande reincarnazione, attraverso la quale, come te, essa ritorna alla vita; e, se la tua reincarnazione esiste in questo sistema è solo perchè la reincarnazione esiste in quanto grande sistema per Dio. Ricordati questa frase, essa ti è stata pronunciata spesso: " così in alto, così in basso". Perchè? Perchè tutto viene creato per eco, per redestinazione, per impiegare una parola più vicina alla tua comprensione. Dio si reincarna nei suoi universi e così si perpetua; e l'uomo che è una tappa di Dio nell'universo, attraverso la quale egli si perpetua, l'uomo, imita questi stessi processi. Egli si incarna non soltanto per perpetuarsi, ma per perpetuare per un certo tempo, il tipo di vita, attraverso il quale può acquisire le esperienze che dovrà poi trasmettere ad un'altra soglia della coscienza che a sua volta le trasmetterà al divino e per il divino questo è un vero nutrimento. Per il divino questa è la vita, è la sostanza stessa che lo mantiene in vita. D'ora in poi, con questa nuova prospettiva, cerca di rileggere la Bibbia se l'ami e i diversi libri mistici ed esoterici, e vedrai che tutto ti è sempre stato detto in questo modo e che semplicemente non capivi. Ci sono una moltitudine di parabole, ad esempio, nella Bibbia, che trattano dello stesso argomento e che cercano di risvegliare la stessa comprensione ma tu non lo vedi. Perchè la vita? La vita non si pone questa questione, essa ha luogo, essa è. E se tu vuoi darti tutte le possibilità per avanzare, comincia a porti delle domande e ad applicare di più. Conserva saggiamente in un angolo della tua mente, cerca. Anche se, non ti avessi detto niente, questo non t'impedirebbe di comprendere quello che c'è da praticare, semplicemente perchè, tu sei al mondo e sei vivo, e la vita ti reclama. Ti vengono passate delle cose e ci sono delle situazioni e ci sono degli avvenimenti e tu reagisci in rapporto a tutto quello che arriva e, anche se tu fossi tutto solo, affidato a te stesso, troveresti ancora la strada dell'iniziazione perchè, soffrendo nel fare questo o nel fare quello, comprenderesti che facendolo diversamente potresti essere felice. Dunque, automaticamente, i sentieri della luce sono accessibili. E' per un processo naturale che si arriva all'illuminazione. Non perchè ci siamo posti molte domande e abbiamo fatto una grande ricerca spirituale, in modo molto responsabile. E' una cosa semplice, tu puoi riuscire se hai il desiderio di essere libero e felice. Ad esempio, tu prendi un martello, lo batti sulle tue dita e trovi che questo fa male; ebbene, la prossima volta con il martello pianti un chiodo e ci attacchi su un quadro che ti fa piacere guardare. Ma questa semplice logica talvolta sembra inaccessibile all'uomo ordinario. Perchè? Perchè egli devia il senso delle cose: con il martello continua a battersi sulle dita e così continua a stare male arrivando perfino a massacrarsi la mano. Perchè è stupido e folle fino a tal punto? Non esattamente, egli sa benissimo che tutto questo fa male, ma è il solo mezzo per esercitare una potenza su qualcuno; eh si, a volte si tratta di un fantasma, talvolta è il solo mezzo per farsi amare dicendo: "ma io soffro molto, ma io sono disgraziato, prenditi cura di me, io sono perduto senza di te". Se all'inizio questo sembra romantico in una coppia, molto presto diventerà una causa di separazione e di disprezzo: "ma che cosa faccio io con quella là?. Quando sono lontano non riesce più a cavarsela, non riesce a respirare, non riesce a guardare più le cose in faccia. Oppure: "ho sposato un bambino, io non posso contare su di lui, non è affidabile". Eh Hop! Ecco che la bella se ne và. E' vero, tu sei riuscito a sedurla proprio perchè eri una pecorella smarrita, che sapeva ispirare il suo istinto materno, il suo spirito di protezione, ma dopo sarà proprio questo che la perdi o che la perderai. Nella costituzione umana ci sono, come in questo caso, talmente tante tra menzogne e ricatti che, quando in più, in mezzo a tutte queste menzogne e ricatti ci si lancia nella spiritualità, non sorprende che ci siano così tanti stragi e tante scuole fanatiche. Non meraviglia che un guru arrivi a dominare un pugno di allievi e che questi allievi lo seguano fino al suicidio; ma qui non si tratta di luce, non si tratta di spiritualità sono solo menzogne che si incontrano; delle menzogne che incontrano degli incubi, degli incubi che avevano bisogno di una menzogna abbastanza forte per poter sopportare l'incubo. La maggior parte dei maestri che potete incrociare non sono altro che questo. dei mentitori che vi aiutano a vivere il vostro incubo. Fino a quando, se per grande fortuna nel vostro spirito esplode una luce, un pò d'intelligenza, voi vi accorgete che l'incubo si è approfondito e infine abbandonate il mentitore. Se tutto questo sembra ben complicato, la vostra vita può divenire semplicissima. SE voi pensate ad essere onesti con voi stessi, a non perdervi più nelle menzogne e i ricatti, giacchè questo non può rappresentare mai un mezzo per essere amati, o per essere forti, ma invece rappresenta sempre un mezzo sicurissimo di perdere di diventare deboli. La vostra vita può diventare semplicissima se voi restate naturali sempre nel rispetto degli altri. In questo modo comincerete ad emettere un tale irraggiamento, che gli angeli di benevolenza verranno verso di voi e vi sosterranno, vi nutriranno; vi manca un pò di energia là?. Hop! Essi ve la doneranno. Voi mi direte: "io non so se è così tanto facile fratello Pastor, lassù sulla tua nuvola, non vorrei spaventarti, non vorrei contraddirti, ma visto dal basso io ho l'impressione che la cosa sia un po più dura; perchè vedi, io ho fatto molto bene nella mia vita e pertanto mi sono arrivate addosso sempre delle disgrazie; io ho fatto molto bene pertanto non mi sembra di essere visitato dagli angeli o che mi donino un pò di energia per quello, piuttosto è tutto contrario". Ciascuna delle tue osservazioni potrebbe dar nascita ad un nuovo discorso, ma non posso approfondirmi oltre sono cosciente che devo lasciarti; tuttavia, vorrei dirti chela buona coscienza che si ha di se stessi, talvolta, non proviene da un'analisi lucida di se stessi, ma proviene da un movimento di vanità. Spesso l'umo fa il bene perchè non vuole fare il male: egli ha certi valori, egli ha certi punti di riferimento e sa ad esempio che se fa il male diventerà disonesto, così sceglie di fare il bene. Naturalmente il bene che ha fatto resta il bene; in realtà però, tu dia da mangiare al povero solo perchè hai paura che non dandogli da mangiare tu possa sentirti meschino, tu possa sentirti disonesto; il povero che riceve il tuo pane, non discuterà sulla questione, egli mangerà. Il bene che hai fatto non sarà messo in discussione; il bene è fatto ed è così un buon karma che tu hai accumulato verso te stesso, un buon punto di partenza. Tuttavia, quello che resta da correggere è la tua motivazione, poichè la tua motivazione è ancora troppo egocentrica, dettata sia dalla paura, la paura di essere meschino, sia dalla tua vanità, la paura di essere disonesto. Sono queste paure che hanno deciso per l'azione. Tutte le forze del cosmo, tutte le forze della natura comunque, si impegneranno a correggerti e in modo ancora più forte di chi non fa altro che male. Perchè? Perchè, non appena ci sia una buona volontà, anche se questa è ancora tutta intaccata dalla vanità o dalla paura, dal momento ch'essa è là in quanto potenziale e radice appena questa buona volontà comincia a scintillare, le forze cosmiche si precipitano su di lei per aiutarla a diventare una luce straordinaria. Tu mi dirai: "ma queste forze qua non comprendono niente; è proprio nel momento in cui sei più fragile, in cui incominci a rinascere che ci piombano addosso, che ci inviano delle prove, che ci inviano delle cose enormi da comprendere e da compiere". No. è giusto la tua anima infantile che si esprime qua, le forze sanno esattamente quello che devono fare e perchè lo fanno e sanno pure che tu puoi riuscire. Se tu fallisci, è soltanto perchè la vanità o la paura sono troppo forti. Mentre chi fa il male non è mai preoccupato di incontrare queste forze.
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momosatya |
Inserito il - 20/10/2015 : 09:05:09 Anche se ella si pone miliardi e miliardi di questioni, in verità, è più felice a porsi delle domande piuttosto che a cercare e trovare le risposte. Pertanto, ella ti assicurerà che è continuamente sovrastata da tutta una valanga di domande, di enigmi, di misteri, di interrogazioni e di ricerche. Ma, in verità, è troppo confortevolmente installata nella propria inerzia, per andare a cercare o per, semplicemente accettare, e prendere al volo la risposta che tu potresti dargli. Quando tu vuoi essere un insegnante, occorre che tu sappia riconoscere questi allievi qua, quelli cioè che non vogliono muoversi, quelli che non vogliono neanche capire al volo e occorre eliminarli. Non per spirito di selezione, ma perchè tu perdi il tuo tempo, essi perdono il loro, non state andando insieme. Quando si è un insegnante, occorre mirare ala bersaglio, occorre riservare la propria energia e occorre pure riservare l'energia dell'allievo al quale ci si indirizza. Non bisogna perciò, parlare di argomenti ingombranti, devastanti a chi non è pronto a porsi queste questioni qua. Voi mi direte: "oggi però, con i mezzi di comunicazione che ci sono, tutti possono porsi la questione su Dio, la domanda sui chakras, la domanda sui mondi invisibili e perfino sugli extraterrestri". E' vero, ma poichè questa comunicazione viene offerta agli uomini, non rappresenta neppure una curiosità per chi vuole e non desidera interrogarsi. Mentre, attraverso il potere di affermazione di sè, se cioè io ti parlo direttamente, posso turbarti, sconvolgerti ed è lo stesso se tu parli al tuo vicino puoi turbarlo fortemente. Mentre invece, lo stesso soggetto o argomento, la stessa affermazione, viaggiano attraverso le onde radio, escono dalla televisione , escono pure da un libro, non saranno in grado di perturbare colui che non si interroga. Perchè, nella relazione diretta c'è una magia straordinaria, un potere di costruzione che utilizza giustamente il Maestro, nella sua relazione con ilo discepolo; nei tuoi discorsi però, tieni conto anche di questo potere di distruzione che ti occorre saper riconoscere e così valutare di volta in volta se è il caso o no di parlare. Tu mi dirai: "ma è tropo complicato, se io, adesso, devo ancora sapere come devo parlare e a chi devo parlare; come se non bastasse, tutto il programma che mi hai posto sulle spalle, la vita diventa veramente sempre più difficile". Vedi, se ti parlo di tutte queste cose è perchè, io sono confrontato a tutte queste cose, non sono io che rendo la vita complicata, è la vita che è ricca; e, se non te ne parlo oggi, domano forse, potrebbe succederti di trovarti di fronte a una situazione e porti la questione,mente invece se tu hai, non fosse altro che questo piccolo elemento, questa piccola traccia per guidarti nella tua ricerca, sarà molto meglio che non avere niente del tutto. Dunque quando ti bombardo così, con ogni sorta di problematiche, una dietro l'altra, è perchè è la tua vita che incontra questi soggetti. Certamente tu li incontrerai in maniera più calma; qui invece in poche ore, cerchiamo di affrontare tutte le ambiguità e tutte le contraddizioni, è una sofferenza, è vero. E, anche se tu volessi seguirmi, non riusciresti, perchè non hai neppure il tempo di integrare e di adattarti; è per questo che, e lo ripeto, io non faccio dell'insegnamento sfortunatamente. L'insegnamento sarebbe dirti una cosa per tre minuti e farti lavorare su questa cosa in un senso pratico per tre mesi. ...............ma poichè, noi siamo nell'epoca della grandi comunicazioni, degli scambi, io ti posso dunque parlare, senza per questo essere in errore; è questo è fantastico e voi potete esercitare la comunicazione in questo modo. Poi più avanti ritornerà di nuovo tutto un periodo di silenzio, e la vita interiore, sarà vissuta di nuovo nel silenzio; dunque non si verbalizzerà, non si cercherà di spiegare per iscritto, si darà solo qualche punto di riferimento; ma, tutto questo sarà per quando l'uomo sarà di nuovo divenuto abbastanza ricco e abbastanza collegato, per poter istruirsi, attraverso le proprie connessioni, per potere vedere grazie alla sua propria sensibilità; e paradossalmente, nello stesso tempo che il silenzio interiore si farà ancora più profondo, i Maestri saranno ancora più presenti. Tutti i Maestri che voi vorreste incontrare oggi, saranno incarnati da domani. Da domani, cosa significa? Dalla prossima era, essi saranno là in carne ed ossa, prendendo in mano gli affari del paese, eh si. E perchè invece, non vengono adesso, voi mi direte? Semplicemente perchè, se venissero ora, se vi guidassero in questo modo così obiettivo adesso, tutte le prove, alle quali siete sottomessi, tutte le sfide che sono state preparate da lunghi secoli, tutto questo, finirebbe in un fallimento. Perchè? Semplicemente perchè , se i Maestri apparissero ora, diventerebbero i vostri ministri, i vostri presidenti, le vostre guide molto obiettive, ma dato dato che voi non avete ancora passato la rotta del mentale, ridiventereste i loro bambini, come questo era il caso all'origine e farebbe così fallire tutto un grande piano elaborato da secoli e cioè: far accedere l'umanità a una maturità mentale, affinchè l'uomo sia un individuo totalmente autocosciente, collegato quasi personalmente al proprio dio, alla divinità, senza che abbia mai più bisogno di passare attraverso un Maestro o una scuola. Fino ad ora, l'uomo è sempre stato posto all'interno di una gerarchia, all'interno di una scuola, all'interno di un sistema, all'interno di punti di riferimento. Questi cicli hanno avuto il loro tempo, adesso è venuto un ciclo che certamente non potrebbe farsi senza crisi, un ciclo dove l'uomo è come lasciato a se stesso affinchè sviluppi di più l'autocoscienza; dapprima il senso critico, poi la logica, la responsabilità, e infine, la sua capacità creatrice; tutto questo, affinchè, possa essere collegato personalmente alla divinità; in modo tale che, l'onda di vita che ha avuto inizio e che era entrata nella tappa umana, in un certo senso, ridiventi sufficientemente divina e i più illuminati fra gli uomini ritornino, senza far ridiscendere quest'onda divina verso l'infanzia. E per questo occorre "l'assenza", l'assenza di tutto quello che ti sembra così necessario. Tu ritrovi questa stessa crisi nel corso dell'adolescenza: il padre ti picchia, la mamma ti picchia, ma, a partire dai 14 o 15 anni on ti picchiano più, non ti danno altro che qualche consiglio su argomenti che tu incontri per la prima volta e che sanno che tu non puoi trattare altro che attraverso la tua intelligenza.Tuttavia, il resto viene lasciato al tuo libero arbitrio, alle tue qualità, alla tua forza, a quello insomma di cui sei capace. Ed è proprio perchè a un certo momento, tu ti senti completamente solo che riunisce in un grande slancio di forze, tu riunisci tutto quello che hai appreso, tutto quello che ti è stato dato per diventare un vero uomo/donna. |
momosatya |
Inserito il - 19/10/2015 : 08:56:00 Cosi, ora, sarai in grado di rispondere tu stesso a tutta una moltitudine di questioni. Tu saprai perchè sei qua, tu saprai perchè è cosi duro, perchè ci sono le ossa, perchè questa testa è tanto dura, perchè il mondo è solido: semplicemente è l'energia che è là, un'energia straordinariamente concentrata. Tu potrai dirmi: "ma perchè questa energia si concentra, si condensa, si materializza fino a questo punto?". Perchè è la sua propria natura, essa non può essere completamente un'energia, come tu puoi immaginarla nel senso più astratto, se essa non fa l'unità con la coscienza. Non appena comincia il lavoro e deve entrare nell'esteriorizzazione, tutto quello che la compone diventa l centro, il nucleo, di qualcosa, come un'ombra che si proietta e che poi è proiettata, poichè è un'ombra, si metterà a costruire una specie di guscio. Questo guscio è esso stesso il centro, così proietterà a sua volta un'ombra e quest'ombra diventerà poi un guscio e questo guscio a sua volta servirà da centro il quel proietterà un'ombra e così via. E tutto questo fin dove arriva? Tutto questo arriva fino a dei mondi ancora più denso del tuo, eh si, tu non hai guadagnato del tutto il grande prezzo della materializzazione, no, tu sei molto più eterizzato di quello che immagini, ci sono dei mondi ancora più densi di questo. Potrai forse obiettare dicendo: "ho difficoltà a crederti, io non vedo come questo potrebbe essere fatto". Pertanto, è fattibile. Ci sono dei luoghi dove il fuoco non esiste come fiamma, il fuoco può esistere ma non può esprimersi attraverso la fiamma, no, occorre che il mondo sia ben eterizzato affinchè, l'elemento fuoco, la forza che si manifesta e che è il fuoco di un pianeta, il fuoco di un uomo, il fuoco di un elemento, il fuoco cosmico, affinchè dunque questo elemento possa diventare fiamma, quella alla quale tu ti riscaldi. Qui, in tutti questi mondi più densi, tu potresti sfregare i tuoi selci quanto vuoi ma non porterebbe mai ad una fiamma; il fulmine potrebbe cadere, ma non incendierebbe nulla. Il fuoco esiste naturalmente anche qui, ma sotto altre forme e l'uomo non può riscaldarsi. Lo stesso vale anche per l'acqua, su alcuni di questi mondi fortemente densi, l'acqua non è liquida, questo elemento c'è ma non sotto la forma liquida. L'acqua esiste dappertutto nell'universo e nei mondi ma non per forza sotto forma liquida. Essa prende degli altri aspetti e non per forza quello del ghiaccio, non si deve confondere l'elemento che tu conosci nella sua forma più densa, e la forza che io conosco nella sua forma più densa. I mondi dove per esempio, esiste una tele densificazione, al punto che l'acqua liquida tale che tu la conosci non è possibile, sono dei mondi in cui domina l'astrale. Quando tu ti avvicini a questi mondi ed entri a poco a poco nella loro sfera di vita, non c'è che l'astrale, l'uomo non esiste ancora, non ci sono delle correnti, delle correnti di forza che cercano un centro, attorno al quale sistemarsi, per poter mettersi a costruire qualcosa.Cosi come ci sono dei mondi più densi del tuo, altrettanto ci sono dei mondi più sottili; e, anche se tu provieni da un mondo dove esiste un certo materialismo, pertanto i mondi più sottili non ti sono preclusi; no, semplicemente occorre sapere che ad ogni mondo corrisponde una parte del tuo essere e che di sicuro non potrai andare in un mondo sottile con il tuo corpo carnale. Certi mondi non sono aperti che alle qualità dell'uomo, cosi in questi mondi non si può entrare che allorquando si abbia sviluppato l'amore, la saggezza, un certo grado di conoscenza, ecc. E' il solo corpo denso che ti permette di passare in questo mondo qua, ed è già una densità per questo mondo. Questo rappresenta già un centro di gravità, rappresenta un certo numero di atomi che vogliono cantare in un certo modo, avere certi colori e questo rappresenta già un corpo per te, in questo mondo dell'altra sponda. E' per questo che ti sembra difficile passare nel mondo dei Maestri; perchè, nel mondo dei Maestri non sono ricevuti che quegli esseri, la cui tentazione è completamente scomparsa. Non è per spirito di selezione, attenzione, ma solo realtà, perciò non ha nulla a che vedere con la morale o con la religione. Quindi non è per ricercare solo i migliori. Si tratta del fatto che, anche se i mondi comunicano fra loro, sono pure impermeabili, stagni; comunicano, circolano e fanno circolare delle energie, se le aspirano, se le scambiano, se le dividono, è vero, ma ciascuno ha una sua natura ben definita e sono stagni, impermeabili. E' per questo che io non posso passare in un mondo più sottile, perchè non ho i codici propri per sciogliere questa impermeabilità. Io non posso ragionare con il mondo più sottile, dunque non trovo il modo per passare e, tuttavia, tutti i mondi sono riuniti in un unico mondo. Sarebbe falso credere che esiste il mondo materiale e poi tutta una serie di mondi sottili e infine il mondo celeste. Tutti questi mondi apparentemente impermeabili, apparentemente differenti, compongono un solo e unico mondo. L'esoterismo, la realtà, sembrano ben difficili da concepire; non è perchè questa realtà, questo esoterismo siano complicati, ma, semplicemente perchè non sei stato formato a una cultura che ti ha fornito i rudimenti per pensare in modo vero, in modo reale. Dunque, non meravigliarti del fatto che ti sembra di soffrire, del fato che ti sembra di dover fare degli sforzi, del fatto che ti sembra di dover apprendere , non meravigliarti e non desolarti; è normale, adesso bisogna passare ad un'altra cultura. Fino ad ora, hai acquisito il più possibile nella cultura attuale, considerando il tipo di evoluzione che hai nel tuo mondo materiale. Adesso, se vuoi occuparti di un mondo più sottile, ti serve avere la pazienza di guadagnare un'altra cultura, quella che ti permette di pensare quest'altro mondo. Non è difficile, si tratta solo di apprendimento. Ti sembrava altrettanto difficile, quando imparavi la cultura di vivere, propria nel tuo mondo materiale. Non appena si comincia a imparare una cosa nuova, sembra doloroso. Perchè non solo si è confrontati allo sconosciuto, ma soprattutto perchè occorre andare ad abbracciare questo sconosciuto, affinchè diventi conosciuto; ed è questo movimento,m è questo incontro che costa di più alla giovane anima, poichè ella vorrebbe restare sul suo centro, ben al riparo.
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momosatya |
Inserito il - 14/10/2015 : 08:44:31 Dunque, come prima causa di rimanifestazione dopo il grande riposo, ci sono tutte queste forme, in tutti gli universi, che non hanno avuto il tempo di spiritualizzarsi completamente. Occorre dunque ripartire, riprendere il lavoro per loro, che hanno assunto la loro parte di lavoro, hanno dato quello che era stato atteso, hanno fatto il sacrificio, dunque, non si può fargli un brutto tiro e lasciarle incastrate, immobilizzate, in un luogo della coscienza dove non esiste più la manifestazione e l'esperienza, dove non c'è più la possibilità di sviluppo, quando non c'è ancora lo stato divino. La seconda causa di questo reinizio è che le parti che si sono più spiritualizzate, essendo nella materia, sono diventate molto spirituali, tutta questa spiritualità, ha avuto luogo grazie a un'energia e anche questa energia conosce delle fasi; così, ad un dato momento quest'energia sarà piena, dunque si ritirerà in se stessa e potrà vivere in se stessa e per se stessa, poi in un altro momento questa energia conoscerà un vuoto, che non dobbiamo immaginare come se fosse un esaurimento, poichè questo sarebbe falso; accontentatevi qui di non comprendere bene e immaginate semplicemente un vuoto che la spinge ad uscire di nuovo da se stessa, a uscire di nuovo dalla contemplazione su se stessa, per ricominciare il cammino nel manifesto, nel mondo, di fronte alle forze, di fronte agli elementi. Ed è grazie a queste forze, queste forze colossali che ti frantumano, ti spingono a sinistra, ti spingono a destra, è grazie proprio a queste forze se questa coscienza divina può ritrovare la propria energia, il proprio nutrimento, ciò che la perpetua e continuare così a essere divina. Questo significa - e questo ti è stato spiegato in certi insegnamenti, non guardarmi con tanto d'occhi, forse tu lo scopri oggi me è molto antico in verità io non invento nulla, io non ti dò la primizia di un nuovo insegnamento - semplicemente che, coscienza ed energia sono inseparabili. La coscienza però resta eternamente se stessa senza mai cambiare, nemmeno il primo giorno in cui scende nella materia, essa rimane divina anche là. La sua energia invece conosce delle fasi differenti e poichè la coscienza è associata a questa energia, automaticamente, la coscienza viene trascinata dall'energia; quando l'energia conosce una fase di vuoto e inizia così a materializzarsi, trascina la coscienza e la coscienza và, la coscienza resta se stessa, tu sei dio, ma la coscienza và ugualmente per diventare magari un uomo e tutto quello che esiste. Perchè questa energia conosce delle fasi? Perchè semplicemente un'energia non può esistere in quanto tale se non attraverso il movimento. Cosi, se si vuole comprendere l'energia, in rapporto alla coscienza, la coscienza in rapporto all'energia, occorre dire che tutto è della coscienza, ma che, quello che diventerà e quello che è dell'energia è una coscienza animata da un movimento; e questo movimento, poichè è movimento, si farà prima in un senso e poi nell'altro; cosi, a un dato momento, darà una vita piena in cui la coscienza basta a se stessa e, in un altro momento una vita vuota, dove la coscienza sembra non bastare più a se stessa e deve seguire di nuovo l'energia nel suo cammino attraverso l'universo che andrà a creare. La coscienza è dunque la sostanza che darà la garanzia che tutto è divino, che donerà la divinità a tutto quello che esiste, ma questa coscienza segue il movimento, segue l'energia che è in movimento. L'energia sembra essere dunque qualcosa di molto potente dal momento che è in grado di trascinare la coscienza in una fase di manifestazione e poi farla ritornare in un'altra fase di contemplazione: riposo, manifestazione, inspiro, espiro, eccetera. SE è vero che l'energia è potente, non pensate che abbia però il potere sulla coscienza, no, si potrebbe deviare le mie parole e farne un massacro...Mi si dice:"hai voluto affrontare un tale argomento, non hai badato a tutte le implicazioni psicologiche che avrebbe potuto suscitare, cosi uno si è messo a pensare a questo, l'altro si è messo a pensare a quello". Vi dirò, benchè io vi possa sembrare un pò strano a volte, tuttavia, io devo rendere conto del mio operato, innanzi tutto alla mia propria coscienza - è il mio più grande giudice - poi a voi, al risultato almeno che intendo darvi e farvi scorgere, poi a loro, quelli che sono i miei fratelli e i miei maggiori. Proseguendo, dunque, non bisogna pensare che l'energia sia un dono più potente della coscienza che è dio; ma noi dove siamo, in quale universo sono io?. Tu potrai meravigliarti ma comprendi che tutto questo è una sola e stessa coscienza, energia, entità, divinità, nulla è separato dagli aspetti che compongono la vita divina nulla; questo comporta che non esiste l'aspetto energia più potente e che può cosi predominare sull'aspetto coscienza, no; se può sembrare che l'aspetto energia possa avere questo potere, di trascinare la coscienza, non è perchè esso sia potente in se stesso e per se stesso su qualche cosa. Nel divino nessuno regna su nulla. Se questo sembra poter esistere nella natura dell'energia, è perchè ad essa che è stato affidato questo compito, è ad essa che è stato affidato questo dono meraviglioso di accorgersi a un certo momento che deve ritornare al lavoro e creare un universo per salvare la coscienza. E cosi ora, tu comprendi meglio il simbolo del presepio e della Vergine, della Vergine che partorisce il Cristo, il Cristo che salva il mondo. Non si è compreso nulla di questa verità, di questa affermazione e si è posta tutta questa identità, tutto questo lavoro, sul dorso di un solo uomo, di un solo iniziato della gerarchia, costruendo attorno ad esso una religione che non ha compreso, che non ha saputo insegnare riguardo a questo fatto. La Vergine che genera il Cristo, il Cristo che salva il mondo: Occorre capire che nel linguaggio degli iniziati, il mondo vuol dire Dio. Perchè vuol dire Dio? Perchè vuol dire tutto: cosi c'è la coscienza che è notificata, ci sono tutte le forme di vita che saranno create, tutti i piani di vita, è il mondo divino., è Dio. Salvato dal Cristo, cosa significa questo? Salvato da questa parte del divino che è questa coscienza pellegrina, questa coscienza che accetta di essere trascinata dall'energia, di entrare nella materia per compiervi il lavoro; e l'energia che si è simbolizzata nel presepio?. Dalla vergine Maria. L'energia, è perciò anche la materia. Interessante no? |
momosatya |
Inserito il - 13/10/2015 : 09:25:52 In verità, i tempi d'attesa dovrebbero essere ancora più lunghi, poichè la natura umana, è fatta in tale maniera che pure se si ha accesso a delle energie spirituali; pure se si ha accesso a degli stati differenti, pure se si ha accesso a delle conoscenze superiori, una certa forma di tentazione persiste ancora per molto tempo, molto tempo, e ad un certo momento l'iniziato deve prendere una decisione: di ritornare alla cecità e ricominciare a fare il male o di restare nel campo del bene e continuare a costruire. I potenti maghi neri di cui si è parlato in alcuni insegnamenti, sono dei veri iniziati capaci di meditare, una decisione folle mi direte voi,ma siccome la tentazione nell'uomo persiste per molto tempo, questa decisione sarà possibile per molto tempo. Io direi che, in qualche modo, il principale difetto dell'uomo, non è affatto l'orgoglio - questo non è che il principale difetto dell'anima infantile ma non dell'uomo - non è la vanità, non è l'avarizia, non è la maldicenza, non è la cattiveria, non è il vizio sessuale o altro: l'unico tallone di Achille dell'uomo è la possibilità di essere tentato fino all'ultimo momento. E perchè succede che possa essere tentato fino al'ultimo momento? Perchè semplicemente si tratta del rovescio dell'altra faccia della libertà. Dio per i suoi figli non ha immaginato altro universo se non un universo libero, e tanto quanto la libertà è la libertà, fintanto che io sono un essere responsabile e lucido, tanto quanto diventa una tentazione non appena mi allontano dalla lucidità. La tentazione di andare a vedere oltre. La tentazione di creare un altro mondo al di sopra del mondo; la tentazione di fare il mio mondo nel mondo...la tentazione, la libertà. Tu mi dirai: "ma perchè ci è stata data questa libertà se rappresenta un problema così grosso, perchè non se la sono tenuta per loro, là in alto sul trono? Occorre che mi avvicini un po di più ad un'altra legge, per farti abbracciare con fiducia la tua libertà e nello stesso tempo, toglierti la paura di essere tentato, in modo che nel giorno della tentazione tu ne esca vittorioso. "La libertà", da dove viene? Perchè è stata creata? Come hanno potuto crearla o anche pensarla, in un mondo dove tutto è previsto, in un sistema dove tutto quanto è separato, misurato, è contro la natura di tutte le cose. Questione interessante!. Tu arrivi ora, a scoprire la logica, la verità, la potenza, quello che fa si che io debba senza posa rimettere e rimettere, il mio lavoro sulla tavola e rifare, rifare, rifare. Comunque vediamo la libertà: se è vero che l'universo è pensato, misurato, tenuto insieme, attraverso delle leggi che mirano al proprio bersaglio e che eliminano tutto al loro passaggio, affinchè questo bersaglio sia colpito, che cosa viene a fare la libertà, da quale cervello geniale o folle è potuta uscire? Ebbene, occorre sapere che nello stesso tempo che c'è questa giustizia, questa grande intelligenza, che in ogni piano misura e conduce, guida tutte le cose, nello stesso tempo esiste la creazione, la creatività che, non sopporta alcun limite. Essa sopporta le misure, applica le misure, obbedisce alle misure, poichè le misure sono la legge che la portano e che le permettono di esistere. Frattanto ella non conosce alcun limite; avere un colore, non significa che si sia determinato anche un punto di nascita e un punto di morte, un punto di emissione o partenza e un punto di arrivo; si può avere un colore per non disperdersi e conoscere la vera morte a causa di questa dispersione, come si può non avere dei limiti e per questo, andare sempre più lontano, più lontano, più lontano; è la contraddizione che tu conosci anche nella tua propria vita, un paradosso che permane costantemente. Io posso fare tutto ma, ci sono gli altri, io posso dire tutto ma, ci sono gli altri; come l'esempio di poco fa a proposito del cattivo odore; verso il tuo cattivo odore, tu hai questa libertà ma devi considerare il rispetto che tu devi agli altri, dunque scusarti, affinchè questa libertà corrisponda ad una legge cosmica colossale. E' per questo che tu nella tua giovinezza d'anima, non arrivi a concepirla tale quale è e sapere come comportarti su questo pianeta e verso gli altri. Tu cerchi sempre un punto di riferimento e bisogna che ti mostri questo riferimento, altrimenti da solo non arrivi a comprendere, dal momento che si tratta di una grande legge, per cui bisogna essere andati molto avanti sul cammino per sentirla e conoscerla totalmente; così, nell'attesa, ebbene, semplicemente, aiutati con l'educazione che ti viene data e accontentati di applicare i punti di riferimento che ti insegno. Applicali, non in modo cieco, ma cercando di comprenderli, così che tu possa andare sempre più lontano, più lontano, più lontano. Ma perchè la vita non ha accettato e neppure immaginato dei limiti e ha permesso in questo modo alla libertà di scaturire? Semplicemente perchè, la vita, la natura della vita, non comporta nessun limite. Prima vi ho parlato degli universi che non dovete immaginarli come dentro uno spazio, altrimenti occorre anche che immaginereste che questi universi si trovino in un universo e che dunque ci sia per forza uno spazio. Non è così, vi ho già detto che questo è falso; allo stesso modo è per la vita: la vita non contiene alcun limite, nessuno. E' dunque naturale che dal momento in cui la vita, è senza limiti, deve essere raffrontata ad un certo numero di leggi, per poter, poco alla volta, creare una manifestazione e fare in modo che tutto regga. Così vi sarà facile capire che, la vita che è senza limiti, che accetta di conformarsi ad un certo numero di leggi, che accetta il colore della legge, allo stesso tempo si proietta sempre più lontano, in avanti, proprio perchè è senza limiti. Ora mi direte e sarà l'ultima domanda che accetterò: "ma, perchè ha avuto luogo questa manifestazione?. E' una contraddizione, non c'è spazio, la vita è senza limiti, ma deve comunque accettare delle leggi in un universo condizionato; tutto questo perchè alla fin fine? Quando tutto questo dà luogo poi a tali tensioni, a tali drammi, ma ne valeva il prezzo? Cosa c'è in gioco, affinchè quest'onda di vita ad un dato momento della sua vita cosmica diventi un uomo, con tutto quello che comporta, in drammi, sofferenze; perchè l'onda di vita che è divina e nella quale la mia fede mi fa cedere, discende, sprofonda, soffre e tutto questo per ridiventare semplicemente quello che era all'origine?". Io non posso trasmettervi questa realtà, questo insegnamento, poichè, una buona parte di esso non può che essere riconosciuto, come vi ho già detto. Tuttavia, posso condurre la vostra intelligenza su certi assi interrogativi, certi assi di indagine, certi assi di percezione; e, affinchè questi assi siano precisati, potrò avere l'aria di parlare per affermazioni, come se potessi insegnare a proposito di Dio e della grande causa; così farò alcune affermazioni che, non sono l'insegnamento, semplicemente pongono la vostra mente su certi binari d'indagine obiettivi. Ecco dunque le mie affermazioni: "tutto questo è iniziato come ogni volta inizia da capo e questo ti è stato insegnato da altri prima mdi me, dei fratelli ancora più evoluti di me te l'hanno spiegato in dettaglio, ma proprio come me essi l'hanno affermato solo per orientare la tua ricerca. Non hanno potuto trasmettere, poichè, per poter essere trasmesso questo insegnamento, occorre che tu ti trovi di fronte ad un maestro o che, attraverso i tuoi propri sforzi, tu sia arrivato a porti di fronte a questa realtà e che vi incontriate. Dunque, tutto ricomincia senza sosta, ma non importa, quando per noi non importa quale ragione. Tutto ricomincia dopo una pausa di riposo, una pausa di risveglio: Perchè? Semplicemente perchè, nel riposo e allorchè apparentemente tuto è ritornato a Dio e tutto è ridiventato essenzialmente Dio, un certo numero di forme non hanno avuto il tempo di completare l'intero viaggio per ridiventare totalmente Dio, vale a dire, spiritualizzare totalmente i loro atomi, spiritualizzare la loro materia, anche se questa è diventata più sottile. |
momosatya |
Inserito il - 12/10/2015 : 08:54:29 Certamente, non sarò io l'uomo, che mi occuperò della tua anima, tuttavia dovrò fare il mio dovere di uomo, per potergli dare tutto quello di cui ha bisogno. Poichè, se io non so che fare con l'energia, ella invece sa bene cosa fare. E, la cosa peggiore che potrei commettere è di non dargliene a sufficienza. Per esempio, a volte ti succede di pregare macchinalmente, non hai più tanta fede quanto ne avevi prima, non hai più tanta aspirazione religiosa quanta ne avevi prima, poco importa. Continua con le tue preghiere, falle correttamente, poichè esse danno un'energia; e, se tu non sai cosa fare con questa energia te lo ripeto, la tua anima invece sa cosa farne.Tu non puoi cercare di comprendere sistematica,mente tutto e di dirigere tutto. Semplicemente fai, e lo sviluppo che avrà luogo ti permetterà di comprendere perchè lavori. E' come un padre che deve andare ogni giorno al lavoro, a un certo punto non sa più perchè lavora; ma che importa; va al lavoro poichè in questo modo guadagna del denaro e con questo denaro può nutrire la propria famiglia. Per l'anima è la stessa cosa. Bene, abbiamo fatto una panoramica; è così che procedo per tutto il tempo da quando mi conoscete, desidero cioè intrattenervi verso tutte le concezioni possibili, in modo che non restiate soli con la vostra ignoranza se un giorno vi trovaste ad affrontare questo o quel soggetto. Spesso, quello che mi spinge a parlare, citando numerosi esempi, non è l'insegnamento si tratta semplicemente di prevenzione. Se oggi in quello che ho detto, qualcosa non ti tocca, dal momento che l'hai intesa, trattienila, potrà riguardarti domani. Ad ogni modo, qualunque cosa dica un insegnante, qualsiasi cosa dica un fratello maggiore, qualunque cosa dica chi ha esperienza, questa non sarà ammessa come verità che nel momento in cui l'allievo sarà passato per la stessa esperienza e avrà concluso con la stessa verità. Questo vuol dire che in verità, può forse aprire due, tre piccole porte nella tua mente, tuttavia occorrerà che tu ci vada attraverso i tuoi propri mezzi, ed è qui dove qualunque cosa io dica e nonostante quello che noi siamo, tu sei sempre solo. Tu sei accompagnato e tuttavia sei solo, perchè devi ancora fare il passo e questa solitudine, la senti profondamente, ce la rimproveri spesso, ed è questo un soggetto che desidero affrontare prima di lasciarvi. E' vero che gli uomini sembrano soli, anche quelli di buona volontà, anche quelli che hanno dei buoni progetti, dei progetti umanitari, dei progetti spirituali poichè al momento della loro meditazione, al momento della concezione dei loro progetti, al momento della loro preghiera, nonostante ci sia una moltitudine di fratelli, di grandi intelligenze, di angeli, di maestri, non arrivano a sfociare in una comunicazione con nessuno di loro. Questo fa si che l'uomo sentendosi solo, pensi: "non soltanto sono su questo pianeta, mi è stato dato di compiere un lavoro demenziale di fronte a queste forze colossali, in più loro si nascondono e non vengono mai ad aiutarmi". Così il discepolo ai suoi primi passi potrebbe dirsi: "se loro non faticano, perchè devo farlo io?". Loro non devono fare altro che un pezzetto della loro parte e io ne farò molto della mia, loro non hanno che da mostrare un pò la punta del loro naso e io gli mostrerò molto del mio coraggio . E' uno dei primi ostacoli dell'intelligenza del discepolo; come far fronte al silenzio di tutte queste gerarchie di cui ci hanno parlato? Come fare per vivere accettando la loro assenza? Ben, analizziamo tutto questo insieme, cercando di sentirlo. In questo processo non credere che sistematicamente riposerai sulle mie spalle. Il discepolo principiante è frustrato, perchè nessun angelo, nessuna guida, non gli racconta il perchè e il come delle cose. Questo sembrerebbe così naturale: io aspiro, è già molto aspirare ...Signore io ho questa spirazione, vorrei conoscere tutto, sono pronto a conoscere tutto, ma ecco che nessuno m'insegna. Ci sono migliaia e migliaia di angeli ma non mi parlano. Non è una contraddizione del cosmo o dell'universo, no, è una prova, poichè aspirare, anche se ciò sembri uno slancio straordinario, un segno di generosità del cuore e dello spirito, un segno di spiritualizzazione dell'uomo, un segno di capacità di fare uno sforzo, ...tuttavia non è che un segno, non è ancora un potere. Allora, affinchè gli angeli della conoscenza vengano a spiegarti tutto quello che ti interessa, affinchè il maestro che tu attendi, si sposti e venga a responsabilizzarsi verso di te, occorre che tu gli dimostri che tutto quello che è aspirazione in te è divenuto un potere. Questo cosa vuol dire? Questo vuol dire semplicemente che smeti di aspirare e da domani applichi. E, il giorno in cui applichi, non passeranno due secondi, non avrai terminato il gesto dell'applicazione sincera e vera che già un angelo sarà là; tu in quel momento sarai diventato una perla rara, una pietra preziosa; E il maestro vedendoti dirà: "tho! ecco uno che non aspira più ma fa!". L'aspirazione è bella nel cuore dell'uomo, è accecato da questa bellezza romantica e non smette mai di adulare il buon dio a proposito di quello ch'egli ama, a proposito del fatto che lui è il più grande, a proposito del fatto ch'egli è il più bello e che lui ha tutti i poteri. Le preghiere dell'uomo generalmente sono tutte come questa. Per noi invece, il discepolo avanzato è quello che smette di dire al buon dio quanto sia grande, quanto sia bello, che smette di dire agli angeli quanto siano grandi e che a mezzogiorno occorre presentarsi al polo nord per dare la propria energia in modo da essere più forti, (e questo qualcuno nel suo quotidiano lo fa). Egli invece fa come se, avesse incontrato un maestro, egli fa come se, l'angelo a mezzogiorno, nell'asse del polo nord, gli inviasse l'energia della forza e del potere. Voi mi direte: "si, ma allora, possiamo sempre immaginarci delle cose come queste, possiamo immaginare di fare, di essere come ...". No, non si tratta di costruire un sogno, poichè il discepolo è prima di tutto un essere lucido, un essere vero, un essere logico e sensato, perciò non andrà a fare un sogno. Questo sogno d'altronde, appena tu cercassi di sognarlo, ti accorgeresti fino a che punto sarebbe duro renderlo reale. Non appena tu cercassi di fare come il maestro, ti accorgeresti fino a che punto non riesci a sognare, non puoi mentire, non puoi giocare. Tu mi dirai: "ma io non so fare come il maestro, altrimenti sarei già un maestro". E' vero, ci possono essere da capire ancora parecchi enigmi, tuttavia è stata offerta all'umanità una letteratura straordinaria. Sono state offerte all'umanità, una moltitudini di religioni straordinarie e là dentro ti sono dati generalmente tutti i riferimenti psicologici e spirituali che tu devi prima di tutto imitare, poi sinceramente sviluppare "per poter essere". In verità, l'uomo non è solo, l'uomo si trova in un isolatore perchè è testato per ancora un certo tempo, poichè il giorno in cui avverrà il contatto con l'uomo - che sia da parte di una guida, da parte di un angelo, da parte di un maestro, poco importa - quel giorno in cui il contatto avverrà vi sarà dato tutto, e poichè vi sarà dato tutto, occorre che siete degli esseri equilibrati, degli esseri sensati, altrimenti quello che vi viene dato, sarebbe subito trasformato in oggetto di disgrazia e questo è già successo; si questo è già successo giacchè non si rafforza mai a sufficienza l'isolatore.
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momosatya |
Inserito il - 05/10/2015 : 08:31:13 E' per questo che sistematicamente utilizzo il riso, così tu conserverai la fiducia in te, la fiducia in me, la fiducia nel mondo, e si può continuare ad approfondire l'argomento. In effetti tutto è già stato dato: le scuole, l'insegnamento, l'educazione, il sistema iniziatico, le pratiche, gli iniziati, gli illuminati, i maestri, i profeti; non solamente tutto è già stato dato, ma tutto continua ad essere dato. Adesso occorre soltanto che l'uomo abbia il desiderio, la voglia di mangiare, occorre che l'uomo abbia la voglia di ricevere il raggio diritto, di integrarlo, e ripartire diritto, ma questo non è tanto evidente. Volere questo, sembra la questione più filosofica, più esistenziale, più importante che si sia mai posta. Da troppo tempo ormai l'uomo tergiversa. Voi mi direte: "ma perché è così?. Tutto questo sembra un folle suicidio; perché privarsi di tutta questa felicità, di tutto questo conforto per non vivere altro che nella sofferenza e nella miseria?". Questo è un vero mistero per me. Io cerco di spiegarti che ti riguardano ma qua occorrerà che tu mi spieghi questo mistero qua, perché io proprio non lo capisco. Certamente ho compreso quello che mi è arrivato, poiché ci sono passato anch'io, ho compreso i miei ostacoli, ma vedi era un'altra epoca, era un altro modo di essere un essere umano. Gli ostacoli di oggi sono sempre più folli ed anche se vedo il meccanismo, non riesco proprio ad accettare totalmente che soltanto questo meccanismo sia la causa che possa trascinare l'uomo e farlo persistere in una tale sofferenza. Qua, con me esclamerai: ma allora questi sono tempi così, ci sono cioè tempi in cui si è un pò più folli e tempi invece in cui si è un pò più saggi; anche questo è vero. E' vero che ci sono delle epoche in cui l'energia che è in questo rivolo di cui ti ho parlato poco fa, dà più generosamente e altre epoche , anche se continua a scorrere con la stessa intensità, dà meno generosamente. Questi sono dei cicli verso i quali non si può nulla. Non si piò sensibilizzare il buon dio e dirgli: "ascolta, l'umanità si trascina in un tale ciclo, ci saranno dei danni e delle disgrazie". Dio stesso è prigioniero di questo ciclo, ed è all'interno di questi cicli che egli produce ogni volta qualche cosa di cui l'umanità per il momento, non vede la necessità ma che purtuttavia è necessaria alla sopravvivenza del tutto. Dunque, fa come me; quando ci sono dei settori che non riesco proprio a spiegarmi, dei settori che restano quanto meno un enigma, sappi che, quello che è un enigma per te o per me, è l'azione lucida di qualcuno che è ancora più lucido di noi, e che tutto quello che viene fatto in questo universo corrisponde ad una necessità e che questa necessità. detta nello stesso tempo i mezzi di sopravvivenza per l'universo intero. Per l'umanità dunque, si tratta di un tempo meno generoso per lo sviluppo dell'intelligenza, l'intelligenza spirituale; purtuttavia, in un altro mondo questo ha favorito la nascita di una nuova umanità. Certamente qui, occorre chi ti dia una spiegazione e cioè che le umanità, non evolvono in vasi chiusi, nel più assoluto isolamento. No. I mondi interagiscono gli uni con gli altri; i mondi si passano fra loro delle qualità, delle energie. Certamente, non sei tu che oggettivamente prendi la decisione, tu piuttosto sei un canale attraverso il quale questo dono opera in quest'altro pianeta. Questo dono opera in modo incosciente, fintanto che tu non diventi un discepolo; ma, il giorno in cui diventerai un discepolo autentico che è passato al di là di tutte queste illusioni, di cui ti parlo da così tanto tempo, quello che viene dato attraverso te a questi altri pianeti, diventerà per te un atto cosciente e tu saprai ciò che avviene veramente. Eh si, per te non si tratta semplicemente di far evolvere i tuoi piani di coscienza, per uscire da questo pianeta e andare su un piano spirituale. Tutto evolve insieme. Così, nello stesso modo che tu stai facendo un lavoro per te stesso, attraverso questo lavoro che tu compi su di te, attraverso la dimostrazione che tu ne fai, tu fai evolvere altre persone. Queste altre persone, attraverso la testimonianza, attraverso il tipo di vita che irradiano, fanno evolvere tutta l'umanità, e tutta questa umanità contribuisce attraverso il dono che fa di se stessa consciamente o inconsciamente, a sviluppare altri punti di vista su degli altri mondi. La vera felicità è di aver coscienza di tutte queste cose; è di vedere fino a che punto la vita sia ricca, la vita comunichi. E' di vedere che quello che io credevo essere oggi uno spesso accecamento, un "kali-yuga" che non mi piaceva e dove non si avevano che disgrazie, guerre, malattie, in effetti non è che un passaggio di energia verso un altro centro planetario, che svilupperà un'altra umanità, proprio così. E, tutti questi cicli, sono previsti, armonizzati, si accoppiano gli uni dietro gli altri. Il solo problema eventualmente per l'uomo, è di non poter passare tutti questi cicli uno dopo l'altro. Ad ogni buon conto, tutto ciò che vorrei ricordaste oggi, è+ che la vostra vita non può essere che più ricca se voi andate in modo vivo nelle esperienze. La vostra vita può trovare una miriade di soluzioni ai vostri problemi, andando vivi nelle esperienze. Potete pure trovarvi delle energie che vi mancano, per poter meditare meglio, potete trovarvi l'occasione è per sviluppare la vostra intelligenza, potete trovarvi le occasioni per sostenere il vostro potere personale, per manifestare il vostro io oggettivo e condurlo alla vita. Senza questo, per voi non c'è sopravvivenza possibile, non c'è gioia possibile, tutto sarà fonte di disgrazia e di sofferenza; pure un amico in questo caso diventa fonte di sofferenza. Basta infatti che vi dica una parolina suscettibile ed ecco che sprofondate nella sofferenza e pertanto è un amico. La creazione del me oggettivo è un affare delicato, qualche volta un po' lungo è vero, ma, se voi lo continuate ogni giorno, disporrete dopo qualche tempo di un io straordinario, con il quale non schiaccerete più nessuno ma che impedirà anche a chiunque di schiacciarvi. Allora come costruiremo questo io oggettivo? Ebbene innanzitutto dobbiamo essere vivi, dobbiamo sentire queste emozioni di cui vi ho parlato, dobbiamo andare nelle esperienze, respirando, respirando. Quando si è vivi si respira. Guardate tutti quelli che hanno preso rifugio nella loro piccola vita, nelle loro sicurezze, nelle loro garanzie, non respirano più, non respirano più; e, a forza di non respirare, non riflettono più; eh si, poiché le due cose sono legate. L'attività cerebrale e l'attività dell'intelligenza, -queste due attività - sono legate alla respirazione; giacchè quando io respiro, non assorbo solo dei gas diversi necessari alla mia vita, ma integro anche del prana. Questo prana è un'energia e le mie cellule cerebrali hanno bisogno di questa energia per osar prendere una decisione che proviene non più unicamente e semplicemente dalle mie cellule cerebrali, ma dall'intelligenza più grande, quella vera. Per aver l'audacia di assumere quello che credo e quello che so, ho bisogno di energia. Questo significa che il mio sviluppo sarà sempre in relazione con la mia capacità di assorbire dell'energia e che, talvolta, questo sviluppo potrà essere ostacolato proprio perché non assorbo più abbastanza energia o quanto meno non so più come trattenerla e utilizzarla; sono attraverso di essa ma non riesco più ad utilizzarla. E' per questo che devo fare attenzione a tutti gli aspetti della vita, evo prendermi cura del mio corpo perché possa, sempre in maniera efficace, captare, trattenere, distribuire energia quando ne ho bisogno; devo aver cura del mio mondo affettivo, apportandogli quella lucidità di cui vi ho già detto e osando vivere, incontrare l'emozione; l'emozione ha bisogno di incontro; devo aver cura dei miei pensieri, del mio intelletto, cercando di sviluppare, attraverso un'educazione via via più sofisticata, le migliori idee possibili, i migliori principi possibili; e infine devo aver cura di questa parte ancora troppo astratta per me: la mia anima. |
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