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 sentirsi chiamati per nome dal Risorto
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onirica.parabola
...donando un sorriso

amicizia innocente


1046 Messaggi

Inserito il - 15/04/2006 : 05:28:39  Mostra Profilo
ricopio un pezzettino di questa riflessione sulla Pasqua di mons. Riboldi per condividerla con ognuno di voi se lo vorrete.




Voglio comunicare a voi, miei carissimi amici, la
grande commozione che provo ogni volta leggo il
Vangelo che racconta la ricerca del Maestro da parte
di Maria Maddalena. Troppo bello, davvero divino. Un
tocco di amore che d'improvviso apre il cielo, perché
l'amore è cielo, non si era mai chiuso e non può mai
chiudersi.
"Maria era andata a piangere vicino alla tomba. A un
tratto, chinandosi verso il sepolcro, vide due angeli
vestiti di bianco. Stavano seduti là ove prima c'era il
corpo di Gesù, uno dalla parte della testa e uno dalla
parte dei piedi. Gli angeli le dissero: "Donna, perché
piangi?" Maria rispose: "Hanno portato via il mio
Signore e non so dove lo hanno messo. Ma mentre
parlava si voltò e vide Gesù in piedi, ma non sapeva
che era lui. Gesù le disse: "Perché piangi? Chi
cerchi? Maria pensò che fosse il giardiniere e gli
disse: "Signore, se tu l'hai portato via dimmi dove l'hai
messo e io andrò a prenderLo".
Gesù le disse: "Maria". Lei si voltò e gli
disse: "Rabbuni (che vuol dire Maestro)!". Gesù le
disse: "Lasciami perché non sono ancora tornato dal
Padre; ma va' e dì ai miei fratelli che io torno al Padre
mio e Padre vostro, al Dio mio e vostro" (Gv 20,11-18).
Commuove veramente questa donna che amava tanto
Gesù da non volere pensare di averLo perso,
rifiutando quasi il pensiero della morte, un pensiero
che l'amore e la santità rifiutano sempre, e appena
può lo va a trovare. A lei non importava che fosse
sepolto: per lei Gesù "era vivo"!
Impossibile descrivere quel paradiso che si è fatte
strada nel cuore di Maria, sentendosi chiamare per
nome. Quel "Maria!" è la gioia pasquale che
vorremmo sentire tutti, senza eccezione. Una gioia
che chiede di avere la fede di Maria e va in cerca del
Maestro...non Lo aspetta. Non si rassegna.
E' la gioia che hanno provato tanti, e provano ancora,
che si sono sentiti chiamati "per nome": come Paolo
sulla via di Damasco: come tanti, ieri e oggi, che si
convertono.
Una gioia che vorrei augurare a ciascuno di voi, come
vera Buona Pasqua. La gioia che ha inizio nel mettere
al centro della vita Dio e, nel buio della vita, cercarLo
per sentirsi chiamare per nome.
Così canta la Chiesa la Pasqua ieri, oggi, sempre:
"Alla vittima pasquale, si innalzi oggi il sacrificio di
lode. L'Agnello ha redento il suo gregge: l'Innocente
ha riconciliato noi peccatori con il Padre. Morte e vita si
sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore
della vita era morto: ma ora vivo, trionfa.
'Raccontaci, Maria, che hai visto sulla via? La tomba
del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto e gli
angeli suoi testimoni: il sudario e le sue vesti. Cristo,
mia speranza è risorto e vi precede in Galilea'.
...E tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza".
Sarò vicino a tutti voi a cercare Gesù "sepolto", per
sentirsi da lui chiamare per nome e così riempirci di
cielo. Buona Pasqua!

Antonio Riboldi - Vescovo -





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