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onirica.parabola
...donando un sorriso
    

1046 Messaggi |
Inserito il - 01/06/2006 : 07:04:12
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PENTECOSTE, respiro di Cristo
"Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di un vento che si abbatte gagliardo e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero come lingue di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito Santo dava loro di esprimersi. Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore (At 2,1-11).
Pentecoste è il natale del mondo! Il respiro di Cristo soffia ovunque! Il nostro natale di membra vive di Cristo …di tutti coloro che sono tralci inseriti nella vite Cristo Gesù. E quindi tutti dovremmo conoscere "il respiro di Cristo".
Così descrive lo Spirito Santo uno scrittore: "Benché Gesù dopo la resurrezione si è fatto invisibile ai nostri occhi, nondimeno sentiamo che Egli è vivo in noi, perché sentiamo il suo respiro. Chiamo respiro di Gesù Cristo l'effusione dello Spirito Santo...La prima volta che il genere umano sentì questo respiro potente, fu il giorno di Pentecoste" (Fornari)
e con don Tonino Bello possiamo pregare ed invocare su tutti noi e sul mondo IL RESPIRO DI CRISTO :
"Spirito di Dio che all'inizio della creazione ti libravi sugli abissi dell'universo e trasformavi in sorriso di bellezza il grande sbadiglio delle cose, scendi ancora sulla terra e donale il brivido degli inizi. Questo mondo che invecchia, sfioralo con l'ala della tua gloria. Dissipa le sue rughe. Fascia le ferite che l'egoismo sfrenato degli uomini ha tracciato sulla sua pelle. Mitiga con l'olio della tenerezza le arsure della violenza. Restituiscici al gaudio dei primordi. Riversati su tutte le nostre afflizioni. E il deserto finalmente diventerà giardino e nel giardino fiorirà l'albero della giustizia e quindi della pace".
Plasmaci Spirito di Dio: facci ogni giorno sempre nuovi, come vento di brezza e di dolcezza di Dio crea in noi lineamenti nuovi lineamenti di umiltà e di ubbidienza al Padre come Maria. raddrizza ciò che è distorto e non conforme al Tuo volere Pulisci i rami secchi privi di luce Pota quelli inutili Rinvigorisci le nostre radici di Speranza Donaci la sapienza umile del cuore e le nostalgie antiche e sempre nuove del Cielo!
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Modificato da - onirica.parabola in Data 01/06/2006 07:16:55
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emmes
Angelo dell'amore
    

Regione: Puglia
Prov.: Brindisi
Città: Brindisi
610 Messaggi |
Inserito il - 01/06/2006 : 08:32:50
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CHE IO CONOSCO LA STORIA CHE UN POVERO GIUDEO CONDDANATO A MORTE INGIUSTAMENTE ALLA GALEE E NN SI USCIVA VIVO DI LA. MA STRADA FACENDO FERMATOSI AL POZZO X ABBEVERARE I CAVALLI, TROVO' UN UOMO CHE PARLAVA UNA SOLO LIGUA ACCOSTATOSI GLI DIEDE UNA SCODELLA PIENA D'ACQUA E COSI COMINCIO' A RESPIRARE E A VIVERE.MA LUI GIURO' CHE SAREBBE TORNATO X FAR LUCE DELLE INGIUSTIZIE CHE HANNO PROVOCATO QUESTA CONDANNA. DIO NN LA MESSO INCATENE X 4 ANNI X PER FARLO MORIRE.LA SUA FEDE FERREA LA SALVATO,LA RIVINCITA SE LE PRESA CON I SUOI CAVALLI BIANCHI CONTRO I NERI. I SUOI CAVALLI ERANO MOLTO INTELLIGENTI, AFFETTUOSI, NN PRENDEVANO MAI UNA FRUSTATA PERCHE L'AURIGA GLI DAVA L'AMORE COME SE FOSSERO SUOI FIGLI.I CAVALLI RESPIRAVANO COME L'AURIGA CHE LI HA CRESCIUTI.LUI DICEVA FIGLI MIEI NN SI VINCE AL PRIMO GIRO, MA AL NONO GIRO.AL MOMENTO DELLA CORSA L'AUIRGA SI AFFIDA AL PADRE SUO (FAI DI ME CIO' CHE VUOI)LA FEDE LA PORTATO ALLA VITTORIA SCONFIGENDO A MORTE QUELLO CHE LAVEVA CODDANNATO.COSI RIPRESE A VIVERE FELICEMENTE, NOI DOVEVAMO ESSERE TUTTI GIUDEI X NN MANDARE IN CROCE GESU' CRISTO.     |
Emmes |
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