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 Filosofia della Coscienza di Krishna
 La Coscienza di Krishna
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WildThing
Appassionato partecipante

Città: Cremona


70 Messaggi

Inserito il - 30/06/2006 : 20:33:24  Mostra Profilo
Mi fa piacere che ora sia stato aggiunta al forum questa nuova sezione, proverò a raccontarvi cosa sia la "Coscienza di Krishna", o meglio, proverò a parlare di quel poco che in questi anni di studio ho potuto capire e realizzare.
Sostanzialmente il "Movimento per la Coscienza di Krishna" è stato fondato da un grande Maestro spirituale indiano intorno alla metà degli anni '60, il Maestro di cui parlo è Bhaktivedanta Swami Prabhupada.
Questo Maestro in realtà non ha "coniato" nulla di suo, non ha fatto che portare in occidente una filosofia spirituale senza tempo, quella che fa capo ai Veda dell'India.
Con sforzo instancabile Srila Prabhupada ha dato vita a Centri per la Coscienza di Krishna sparsi in tutto il mondo ed ha iniziato un gran numero di discepoli; l'opera bibliografica che ha lasciato è immensa. Ha tradotto e commentato più di ottanta testi tra cui la Bhagavad Gita e la collana dello Srimad Bhagavatam, una vera "enciclopedia" della vita spirituale.
Come già dicevo questo Guru Autentico non ha creato dal nulla una religione, ma ha ulteriormente diffuso la "Scienza di Krishna" in modo assolutamente genuino, conforme agli Insegnamenti dei Guru del passato che Lo precedettero, tra cui spicca maestosa la figura di Sri Caitanya Mahaprabhu colossale Maestro vissuto nel Bengala attorno al 1600, e considerato una autentica Incarnazione Plenaria del Signore.
Naturalmente questa "Scienza di Krishna" è per tutti ed è patrimonio dell'intera umanità.
Chiunque può diventare Cosciente di Krishna e lo può fare semplicemente smettendo di mettere al cetro della propria vita il proprio "ego" e sostituendolo con l'Amore spirituale per Dio, Krishna la Persona Suprema.
Questo è il punto centrale, tutto è finalizzato ad operare un risveglio nell'essere umano, affinchè realizzi di essere non un corpo di materia bensì un'anima spirituale eterna ed indistruttibile, un eterno frammento proveniente da Dio, situato nella posizione di Suo eterno Servitore.
Quando l'essere dimentico inizia a ricordare il legame eterno che lo unisce a Dio, la parentela profonda che intercorre tra lui e Dio, ed inizia a scaturire Amore da questa "rinascita", si dice abbia raggiunto lo stadio della ritrovata Coscienza di Krishna.
E' possibile servire Krishna direttamente oppure rimanere in Maya, cioè sotto l'influsso dell'illusione che sostanzialmente getta un velo su quella che è la nostra vera identità e ci inganna facendoci credere di essere indipenenti da Dio, di non avere nulla a che fare con Lui....rimanere illusi significa fondamentalmente una cosa, soffrire.
Recuperare lo stato della nostra reale coscienza significa al contrario smettere di soffrire, smettere di ingannarci e giungere pienamente al nostro Sè reale.
Il nome "Krishna" è un autentico Nome di Dio contemplato dai Veda e designa la "Suprema personalità del Divino. Dio possiede milioni di Personalità differenti, la Suprema Sua identità è contrassegnata dal Nome Krishna che significa "infinitamente attraente".
Il Nome di Dio è oltremodfo potente, l'Avatara che menzionavo sopra, Sri Caitanya Mahaprabhu, ci ha donato il tesoro della recitazione costante del Nome di Dio, insegnandoci il Maha Mantra 'Hare Krishna':

Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare
Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare


Mantra è la contrazione e unione di due termini sanscriti, manas e traya, il primo significa "mente", il secondo "liberazione". Un mantra dunque è una vibrazione atta a liberare la mente, privandola da tutto ciò che si pone come ostacolo per la realizzazione spirituale.
Cantando il Mantra Hare Krishna sostanzialmnte è possibile arrivare a Dio, equivale a chiamare Dio. Di fatto quando con amore e devozione un devoto recita questo mantra si situa ai Piedi di Loto di Dio e nulla potrà mai più nuocergli.
L'epoca nella quale tutti noi stiamo vivendo è conrassegnata dai Veda come 'Kali Yuga' epoca di sfrenato materialismo, discordia ed ipocrisia, è detto che la principale "arma" con cui far fronte alle insidie insite nel Kali Yuga sia la recitazione del Maha Mantra Hare Krishna.
Una componente inalienabile all'interno della vita del devoto di Krishna è la Bhakti, la pura devozione per il Signore Supremo, Sri Krishna.
Il devoto si comporta con Krishna ne più ne meno che come con il suo più stretto famigliare: offrirà tutto a Lui e sfrutterà ogni occasione al fine di Servirlo con amore, di rendergli piacere e di svolgere mansioni al fine di soddisfarLo. Un pò come avviene tra innamorati! Si farebbe qualsiasi cosa pur di vedere un sorriso sul viso della nostra amata o del nostro amato.
Sri Caitanya approfondì appunto anche questo versante, quello del "Sankirtana" servizio d'amore al Signore.
In sostanza tutto va offerto a Dio perchè tutto originariamente è già di Dio; i Veda ci insegnano che sostanzialmente chi non si rende conto di questa realtà è denominabile "Kripana", avaro.
Un testo che già ho citato prima, sostanziale nella comprensione della Scienza di Krishna è la Bhagavad Gita, dialogo avvenuto 5000 anni fa in India tra il Signore Krishna ed un Suo grande devoto, Arjuna, sul campo di battaglia di Kurukshetra; due eserciti avversi stavano per affrontarsi ed appena prima di questo frangente Arjuna pone domande di vitale importanza al Signore, che gli risponderà a beneficio di tutte le generazioni future.
I temi affrontati nel corso di questo dialogo sono la natura spirituale dell'essere oltre che diversi approcci utili per arrivare alla Coscienza di Dio. Il Signore concluderà infinte dicendo che la cosa migliore per l'essere incarnato rimane quella di abbandonarsi totalmente a Lui: ecco il vero "clou" dell'essere Coscienti di Krishna.
Un devoto di Krishna deriva dalle Sacre Scritture i concetti di "legge del Karma" da cui deriva di conseguenza il credere nel "samsara" il ciclo continuo delle incarnazioni a cui l'anima condizionata è sottoposta fintanto che non si purifica arrendendosi a Dio. I devoti sono strettamente vegetariani proprio per non incorrere in uno stile dietetico fortemente peccaminoso ed avverso alla spiritualità, quindi incatenante e pesantemente karmico. Chi si ciba di carne mangia peccati e "diviene" lui stesso un "peccato vivente" da momento che noi siamo ciò che mangiamo.

Ho scritto un pò "a ruota libera" queste notazioni, spero di essere riuscito ad offrirvi una panoramica della Coscienza di Krishna perlomeno esplicativa, di certo NON esaustiva.
Sarò felice di parlarne ancora ed ancora, con chi fosse interessato, grazie infinite per la vostra gentile attenzione,

Hare Krishna!

manobianca
Attivo partecipante

Città: Lombardia


42 Messaggi

Inserito il - 30/06/2006 : 21:25:43  Mostra Profilo
Ciao Wild...

tutto molto interessante anche se difficile capire il tutto da subito per chi come me e' completamente digiuno di tutto questo....

credo che sarebbe bello se tu potessi continuare a parlarne....

pero' mi ai incuriosito sui vegetariani.....
come fai a sostituire in tutto le proteine?...ne ho letto qualcosa ma chi non conosce le diete vegetariane rischia secondo me di avere delle carenze vitaminiche e poi dei problemi seri con la salute....

altra cosa
come sei arrivato agli Hare Krishna??

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Angelo
AI PIEDI DEL MAESTRO


Regione: Piemonte
Prov.: Torino
Città: Torino


1559 Messaggi

Inserito il - 30/06/2006 : 21:34:49  Mostra Profilo
Ti ringrazio enormemente per il prezioso dono che ci hai donato;e molto importante che si abbia conoscenza di un mondo filosofico spirituale,e religioso a noi in massima parte sconosciuto/anche se io da un certo periodo cerco di conoscere e studiare i sacri testi,in particolare di Bhaktivedanta Swami Prabhupada.ma che certamente non sono in grado come te di esporre secondo giusta tradizione i principi di krishna.
Quindi grazie e benvenuto,continua:
ogni cosa che proviene da DIO,è fondamentale per la nostra maturazione.
hare Krishna.

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54,93 KB

Sairam
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WildThing
Appassionato partecipante

Città: Cremona


70 Messaggi

Inserito il - 30/06/2006 : 22:59:24  Mostra Profilo
Sono io che ringrazio te caro Angelo....
Purtroppo in Coscienza di Krishna, non sono che un semplicissimo neofita, ho solo cercato di esporre al meglio ciò che credo di aver capito di questa Scienza Trascentale, al fine di offrire il mio umile servizio a Loro Signorie Sri Sri Radha Govinda.

I miei più cari saluti, Hare Krishna!
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WildThing
Appassionato partecipante

Città: Cremona


70 Messaggi

Inserito il - 30/06/2006 : 23:01:32  Mostra Profilo
Carissima Manobianca,
grazie per la tua ripsosta, sono contento di averti interessata, domani ti racconterò il tutto e risponderò alle tue belle domande!!!
Un grande abbraccio!!!
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WildThing
Appassionato partecipante

Città: Cremona


70 Messaggi

Inserito il - 01/07/2006 : 10:13:00  Mostra Profilo
Allora, per quanto attiene al vegetarianesimo, inizialmente c'erano in effetti delle riserve, molti medici sostenevano che le proteine reperibili nella carne fossero insostituibili e di vitale importanza per l'organismo umano, in special modo quello in fase di crescita, oggi devo dire che questa idea è quasi del tutto venuta meno, esistono infatti determinati vegetali che contengono gli stessi elementi importanti, proteici ed altro, contenuti nella carne e nel pesce.
Poi non dimentichiamo l'importanza di un alimento come il latte che è una vera e propria miniera nutritiva.
Ormai i vegetariani sono davvero tanti, molte persone scelgono questa dieta non per motivi etici o religiosi ma semplicemente perchè non amano la carne, in effetti le persone che seguono un regime dietetico vegetariano sono decisamente in uno stato di salute migliore rispeto agli altri!
Pensiamo infatti a quanti problemi porti all'organismo il consumo di carne: colesterolo alto, diabete ecc.
Ultimamente si è scoperto che i carnivori sono decisamente più esposti al rischio di insorgenza di tumori....i grassi animali difatti sono perniciosi a questo livello, non parliamo poi di salumi e insaccati, veri e propri veleni per le sostanze che contengono e forse ancor più per i conservanti chimici con i quali vengono trattati....
E' chiaro che quella del vegetarianesimo è comunque una scelta da fare sempre in maniera non avventata ma responsabile.
Non è sbagliato chiedere consiglio ad un dietologo, ad un nutrizionista o magari semplicemente al medico di base che saprà fornirci indicazioni utili al fine di evitare squilibri.

Per quanto attiene agli Hare Krishna, beh, io mi interesso di filosofie orientali da quando frequentavo le scuole medie, da sempre praticamente, questo campo mi ha sempre decisamente appassionato.
Così, passando in rassegna le varie scuole di pensiero orientali sono approdato anche a quella Vaishnava.
Credo che l'approccio Vaishnava possa in qualche modo dirsi perfeto, completo, una visuale spirituale a 360°; generalmente nell'ambito della cultura religiosa hindu si tende a mettere in campo due distinzioni, che corrispondono a due scuole di pensiero differenti: il personalismo e l'impersonalismo.
Il primo approccio è molto vicino alla religiosità di stampo occidentale, si tende a vedere Dio come una Persona, l'impersonalismo invece al contrario vede il divino come un'energia onnipervadente, priva di un aspetto formale, personale.
La cultura Vaishnava assembla in modo armonico entrambi i versanti.
Difatti il Vaishnava descrive Dio facendo riferimento a tre categorie:
1) Brahman: aspetto impersonale, fulgore onnipervadente del Signore;
2)Paramatma: aspetto localizzato di Dio, presente nel cuore di ogni essere vivente;
3)Bhagavan: aspetto personale di Dio, Dio come Persona Suprema.
Questo significa che la cultura Vaishnava non esclude nessun versante ma anzi, contempla il Divino in TUTTE le sfaccettature che assume, a tutto tondo.
In effetti Dio NON ha affatto un solo aspetto, è assurdo cercare di limitare la potenza di espressione di Dio.
Dio possiede un aspetto impersonale, energetico, così come possiede un aspetto personale, un Identità trascendentale ben definita.
Noi tutti possediamo un aspetto personale, abbiamo una identità, sarebbe dunque assurdo ritenere che Dio -che ci ha creati- non la possieda. Una contraddizione in termini.
Noi siamo anime spirituali ben definite e anche la Fonte dalla quale proveniamo lo è. Noi siamo infinitesimali mentre Lui è infinito: la differenza sta qua.
Lui è eternamente "Ishvara" Controllore Supremo, mentre noi siamo eternamente "Jiva", "Amsha", particelle, frammenti di questo Tutto Supremo.
Per questo possiamo -anzi dobbiamo- riuscire a ripristinare al più presto il nostro rapporto con Lui. E' di vitale importanza riscoprire di essere figli di Dio, per poter alla fine del nostro cammino ritornare a Casa, nel mondo spirituale da Lui.
Ed è questo il fine del Vaishnava, quello di tornare a Dio anzichè permanere in questo mondo di materia che per definizione è un luogo oscuro, un luogo di sofferenza, inadatto per noi che di materiale abbiamo soltanto il corpo che col nostro vero Sè non c'entra nulla.
E' detto poi che un Vaishnava -Sri Caitanya è un esempio luminoso a questo proposito- più che alla propria liberazione tenga alla liberazione altrui. Il puro devoto di Krishna è l'essere più misericordioso e più liberale dell'universo, perchè offre a tutti il modo per ritrovare Dio, si preoccupa di "trarre in salvo" chiunque incontri, anche a scapito della sua stessa incolumità.
Praladha Maharaja, un grandissimo devoto vissuto nell'antichità pregava dicendo: "Signore, non ti curare di me stesso, non mi importa niente di ottenere la liberazione, desidero invece poter portare a te tutti questi materialisti immersi nella sofferenza e lontani da Te".
Un vero devoto di Krishna ragiona in questi termini.
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Angelo
AI PIEDI DEL MAESTRO


Regione: Piemonte
Prov.: Torino
Città: Torino


1559 Messaggi

Inserito il - 01/07/2006 : 23:35:49  Mostra Profilo
Grazie
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Anima
Dio proteggimi

Angelo del silenzio



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Inserito il - 02/07/2006 : 00:05:37  Mostra Profilo
Citazione:
Messaggio inserito da WildThing

l'opera bibliografica che ha lasciato è immensa. Ha tradotto e commentato più di ottanta testi tra cui la Bhagavad Gita e la collana dello Srimad Bhagavatam, una vera "enciclopedia" della vita spirituale.




Carissimo amico,
mi sto accostando da qualche tempo a queste letture
e trovo illuminanti alcuni precetti di questa dottrina ad esempio:

CAPITOLO 17 VERSO 4

yajante sattvika devan
yaksa-raksamsi rajasah
pretan bhuta-ganams canye
yajante tamasa janah



yajante: adorano; sattvikah: coloro che sono soggetti all'influenza della virtù; devan: esseri celesti; yaksa-raksamsi: demoni; rajasah: coloro che sono soggetti all'influenza della passione; pretan: gli spiriti dei morti; bhuta-ganan: fantasmi; ca: e; anye: altri; yajante: adorano; tamasah: nell'influenza dell'ignoranza; janah: la gente.



TRADUZIONE

Gli uomini situati nella virtù adorano gli esseri celesti, quelli soggetti alla passione adorano i demoni e quelli dominati dall'ignoranza adorano i fantasmi e gli spiriti.












L.
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opale
onda tenue

opale


Regione: Lombardia
Prov.: Bergamo
Città: bergamo


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Inserito il - 02/07/2006 : 01:06:08  Mostra Profilo
love and peace

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Da qui a SAIGON la stada è buona.

Non di solo pane vivrà l'uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
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WildThing
Appassionato partecipante

Città: Cremona


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Inserito il - 02/07/2006 : 09:42:43  Mostra Profilo
SRIMAD
BHAGAVATAM
l'Eterna Saggezza di Dio

Dopo le Upanishad e la Bhagavad Gita, lo Srimad Bhagavatam è il più autorevole testo sacro dell’India. Si tratta di un’epica(Purana) che attraverso racconti delle vite di avatar, di saggi, di santi, di re e di grandi devoti diffonde le verità e gli insegnamenti dei Veda.

Il Bhagavatam esprime l'Induismo, con la sua visione di sintesi nella quale si fondono varie componenti spirituali e filosofiche, visioni e ideali diversi che confluiscono e concorrono a plasmare un'unità organica.

Centinaia di milioni di persone trovano in questo testo la più cara espressione della loro fede religiosa e i personaggi esemplari più amati. Studiarlo aiuta a familiarizzare con la religiosità e la spiritualità indiana.

La sua caratteristica principale è quella di riconciliare il cuore con la mente, devozione e conoscenza, bhakti e jnana. Come disse Sri Ramakrishna: "È fritto nel burro della Conoscenza e impregnato nel miele dell’Amore".

Il Bhagavatam è considerato il testo principale prodotto dal movimento bhakti, che qui s’incontra con la tradizione vedica per illustrare gli eterni principi spirituali. È la celebrazione dell’ideale dell' Avatar, l’Incarnazione di Dio che discende sulla terra per amore degli uomini. Il libro dedica ampio spazio all’incarnazione divina di Sri Krishna e ne descrive la vita e le opere meravigliose.

La parte principale dell’opera (Libro XI) – tradotta integralmente – comprende gli insegnamenti di Sri Krishna al discepolo Uddhava e costituisce un autentico testo sacro all'interno del testo sacro. Questo libro (XI), che da solo prende il nome di 'Uddhava Gita', è considerato pari e complementare alla 'Bhagavad Gita'.

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Mi fa piacere Anima che tu stia trovando giovamento dallo studio del Bhagavatam!

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Anima
Dio proteggimi

Angelo del silenzio



379 Messaggi

Inserito il - 02/07/2006 : 10:25:19  Mostra Profilo
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Messaggio inserito da WildThing

Mi fa piacere Anima che tu stia trovando giovamento dallo studio del Bhagavatam!





In queste letture ho avuto modo di incontrare alcune figure che hanno tutte le caratteristiche degli Angeli (infatti non mi spiego alcune tue iniziali perplessità sull'argomento...)
vorrei avere una tua opinione rigurdo:

l'avatar, ovvero colui che scende dal mondo spirituale per salvare, senza essere coinvolto dalla materia.



paramatma che somiglia parecchio all'angelo custode.

Sai dirmi di più?

L.
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