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angelica32
Moderatric
  
Regione: Veneto
Prov.: Padova
Città: Monselice(pd)
177 Messaggi |
Inserito il - 30/03/2007 : 21:43:17
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Un'amica , Ladyfiore, proponeva questo tema: dove sta l'errore, sempre che vi sia in questo tipo di metodo educativo? Angie
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Modificato da - angelica32 in Data 30/03/2007 21:43:53
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Raggio di Luna
Luce nella notte...
    

Città: Via Lattea...
2064 Messaggi |
Inserito il - 30/03/2007 : 21:52:27
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Non sono mamma nè un'educatrice ma mi osservo quando sono con i bambini non riesco mai ad essere rigida cedo su tutte le loro richieste e anche quelli che sembrano apparenti capricci gliela dò sempre vinta. Lo so, gli altri mi dicono , sbagli così li vizi, debbono scindere il bene dal male debbono capire che ci sono dei limiti... ma io sò che avranno tutta una vita che glieli imporrà in ogni ambito e settore almeno nella loro infanzia vorrei fossero liberi... e se un sorriso dipende da un sì di un adulto allora io dico SI. L'ideale sarebbe l'equilibrio, parola a me sconosciuta purtroppo, è molto difficile, qualcun altro potrà rispondere meglio di me. |
Ad ogni azione corrisponde una reazione o effetto di pari intensità. |
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Angelo
AI PIEDI DEL MAESTRO
    
Regione: Piemonte
Prov.: Torino
Città: Torino
1559 Messaggi |
Inserito il - 31/03/2007 : 15:39:02
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Un saluto a tutti fraterno:
Cominciamo col dire che i nostri figli hanno una loro precisa personalità e sensibilità,teniamo quindi presente che noi non siamo il loro maestri della vita:ma che possiamo su la base di nostri principi e valori se li viviamo dare molto alla loro educazione.
Se noi abbiamo più d'un figlio,ci rendiamo conto che ciascuno a una propria personalità e specificità,e che certe regole non sono valide per tutti,o meglio hanno bisogno di una diversa tonalità per poter essere recipita nella loro interezza.
Tanto più noi viviamo la vita realmente secondo principi e valori che desideriamo trasmettere ai nostri figli tanto più essi li capirano.
Spesso noi pensiamo data la loro età e poca esperienza che non vedono non sentono non capiscano,ma non è cosi. Oltre a ciò noi stessi assieme a loro dobbiamo misurarci con il resto della società in cui vivono,una società cosi come è,col bene e il male,la scuola ad esempio,la televisione,la violenza,l'amore ecc.ecc.
Possiamo anche dire che questa discussione ha molto in comune con i bambini Indaco e con l'evoluzione spico-sociale in cui viviamo,ora io penso che la cosa importante veramente per tutti i genitori sia trasmettere ai figli l'amore che noi abbiamo per loro il bisogno di loro,e che non siamo esseri che tutto sanno ma che tanto dobbiamo apprendere ma che assieme possiamo crescere. Non è un problema di rigidità o permessivismo,ma è un problema di stare accanto ai figli dagli ciò che realmente serve alla loro vita,aiutarli a comprendere una società piena di contradizioni,imparare a scoprire la verità delle cose. |
Sairam |
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archimedia
Virtuoso partecipante
  

Città: Roma al momento..
157 Messaggi |
Inserito il - 31/03/2007 : 16:30:17
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Neanche io sono madre, sono “semplicemente” un’educatrice, quindi posso solo riportare la mia esperienza diretta come terza figura nel complicato ruolo della crescita di un’essere. Innanzi tutto è di fondamentale importanza quando si ci accinge ad affidare il proprio pargolo a delle terze persone la comunicazione e la fiducia che prima di tutto si viene ad instaurare tra i genitori e colui che in assenza di essi dovrà cmq seguire il bambino, perché se già manca questo si parte già col piede sbagliato e l’efficacia del progetto educativo perde credibilità e dunque effetto. Mettendo che questa ci sia non esiste un’educazione che sia troppo rigida o troppo permissiva perché in entrambi i casi si rischia di nuocere al bambino e di creare in egli soltanto confusione e stati di frustrazione che si porterà dietro per l’intera esistenza. Se educare significa tirar fuori dal bambino le capacità che egli stesso ha già, il compito di un genitore sarà quello di osservare e aiutare il proprio figlio in questo cammino, se si è troppo rigidi si rischia di creare un muro, quindi si avrà l’effetto di non riuscire a comunicare e quindi a capire le sue esigenze e aiutarlo a pieno nell’esprimersi e nel creare la propria personalità. Al contrario un’educazione eccessivamente permissiva ci darà un bambino che non riuscirà a capire i valori della vita, il dover “faticare” per raggiungere il suo obiettivo e quindi alla fine avremo un uomo che davanti al primo ostacolo non sarà capace di prendere decisioni, che non avrà rispetto per coloro che non saranno cosi fortunati o semplicemente un indeciso perenne che lascerà che siano gli altri a gestire per lui la propria vita. Come in tutte le cose io credo che bisogna agire con la via di mezzo, parlare e comunicare, spiegare i nostri no..non si può dire ad un bambino che friga perché vuole qualcosa “no” e basta!..ma bisogna spiegare i motivi del nostro divieto, sicuramente piangerà lo stesso, ma probabilmente riuscirà anche a capire il motivo e magari alla 6° volta gli sarà rimasto dentro qualcosa.. Il ruolo di genitori è quello più difficile di tutta un’esistenza non si sa mai se si stà facendo la cosa giusta o no…come diceva Froebel “il compito dell’educazione non è solo conoscitivo ed etico: poiché l’uomo è stato creato ad immagine ed assomiglianza di Dio, esso deve anche essere attivo.Pertanto si può concludere che nell’animo, nell’interiorità sussiste una ricchezza di potenzialità inespresse che l’educazione non deve soffocare ma far crescere purchè si presti attenzione alle manifestazioni esteriori. Perdonate il mio essermi dilungata troppo…Angelo sono perfettamente daccordo col tuo pensiero. un abbraccio
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"Senza buio e terrore, con amore e chiarezza"
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opale
onda tenue
    

Regione: Lombardia
Prov.: Bergamo
Città: bergamo
648 Messaggi |
Inserito il - 31/03/2007 : 22:29:07
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Anche io approfondirei il pensiero di ANGELO,e di ARCHIMEDIA,si dovrebbe: (premetto che non sono padre ne educatore,ma osservatore dell'esistenza)agire sulle predisposizione che hà il ragazzo,e non trascurare i possibili potenziali che potrebbero rivelarsi profiqui per la comunità. Alla questione della permissività o della rigidità,credo che sia molto difficile saper quale metro adottare ,sia che agiamo sulle nostre esperienze o che agiamo su di canoni che vengono tramandati da terzi. Il ragazzo potrebbe essere (come credo lo siamo tutti) unico,e riuscire con le nostre capacita ad individuare la personalità sua propria ,dovrebbe essere un impresa che richiede uno sforzo che costa tempo e molta dedizione. Quindi mettiamo la nostra buona volontà ed affidiamoci a Nostro Signore,che indichi la via e che ripiani gli eventuali errori che commetteremo. Un bacio gg |
Non di solo pane vivrà l'uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. |
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Alfaomega
nell'immesa distesa stellare .....
   

Regione: Lazio
Città: tarquinia
464 Messaggi |
Inserito il - 31/03/2007 : 23:54:08
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Molto difficile fare l'educatore oggi come sempre del resto. Parlo da padre ed educatore, è un esperienza bellissima e gratificante se presa nella giusta misura. Ora come ora ho sempre presente, come è stato già detto, il carattere del soggetto e in base a quello posso regolarmi nell'impartire regole che rispecchino innanzi tutto Principi,Amore incondizionato e Libero Arbitrio. E' una bella sfida che faccio con me stesso e con gli altri che incontro nel cammino donando e prendendo molto. |
La mia storia è racchiusa dentro una goccia di acqua immersa nelle fluttuose cascate della vita. |
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paola
freedom to fly
  

Regione: Calabria
Prov.: Crotone
Città: crotone
233 Messaggi |
Inserito il - 01/04/2007 : 19:14:08
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Lo studio, la dura fatica, la coscienza scrupolosa sono i principi dell'educazione di se stessi. Colui che li pratica può dominare gli uomini e gli imperi.
 53,2 KB
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paola.
La gioia non è nelle cose, è in noi. |
Modificato da - paola in data 01/04/2007 19:16:10 |
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angelica32
Moderatric
  
Regione: Veneto
Prov.: Padova
Città: Monselice(pd)
177 Messaggi |
Inserito il - 07/04/2007 : 18:34:09
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Citazione: Messaggio inserito da polpetta76
Non sono mamma nè un'educatrice ma mi osservo quando sono con i bambini non riesco mai ad essere rigida cedo su tutte le loro richieste e anche quelli che sembrano apparenti capricci gliela dò sempre vinta. Lo so, gli altri mi dicono , sbagli così li vizi, debbono scindere il bene dal male debbono capire che ci sono dei limiti... ma io sò che avranno tutta una vita che glieli imporrà in ogni ambito e settore almeno nella loro infanzia vorrei fossero liberi... e se un sorriso dipende da un sì di un adulto allora io dico SI. L'ideale sarebbe l'equilibrio, parola a me sconosciuta purtroppo, è molto difficile, qualcun altro potrà rispondere meglio di me.
Credo che tu faccia un lavoro difficile e meraviglioso e naturalmente nessuno ha la ricetta magica per svolgerlo al meglio! Sinceramente non penso nemmeno io che bisogna essere sempre accondiscendenti con un figlio: i no, i limiti sono importanti per far comprendere loro che nella vita gli stessi, esistono e vanno rispettati. L'importante e i bambini, se hanno fiducia in te ti capiscono ed ascoltano, e' motivare sempre con pazienza il perche' delle cose( anche con poca pazienza..puo' capitare e non e'una tragedia..l'importante e' spiegare sempre che anche un adulto puo' sbagliare)! Ma i limiti, credimi, bisogna davvero insegnarli...altrimenti se non siamo noia farlo, da chi possono impararli? dalla vita dirai tu..ed e' vero, ma il prezzo da pagare per loro sara' piu' alto! Smackkkkkkkkkkkkk Angie |
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angelica32
Moderatric
  
Regione: Veneto
Prov.: Padova
Città: Monselice(pd)
177 Messaggi |
Inserito il - 07/04/2007 : 18:36:45
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Citazione: Messaggio inserito da Angelo
Un saluto a tutti fraterno:
Cominciamo col dire che i nostri figli hanno una loro precisa personalità e sensibilità,teniamo quindi presente che noi non siamo il loro maestri della vita:ma che possiamo su la base di nostri principi e valori se li viviamo dare molto alla loro educazione.
Se noi abbiamo più d'un figlio,ci rendiamo conto che ciascuno a una propria personalità e specificità,e che certe regole non sono valide per tutti,o meglio hanno bisogno di una diversa tonalità per poter essere recipita nella loro interezza.
Tanto più noi viviamo la vita realmente secondo principi e valori che desideriamo trasmettere ai nostri figli tanto più essi li capirano.
Spesso noi pensiamo data la loro età e poca esperienza che non vedono non sentono non capiscano,ma non è cosi. Oltre a ciò noi stessi assieme a loro dobbiamo misurarci con il resto della società in cui vivono,una società cosi come è,col bene e il male,la scuola ad esempio,la televisione,la violenza,l'amore ecc.ecc.
Possiamo anche dire che questa discussione ha molto in comune con i bambini Indaco e con l'evoluzione spico-sociale in cui viviamo,ora io penso che la cosa importante veramente per tutti i genitori sia trasmettere ai figli l'amore che noi abbiamo per loro il bisogno di loro,e che non siamo esseri che tutto sanno ma che tanto dobbiamo apprendere ma che assieme possiamo crescere. Non è un problema di rigidità o permessivismo,ma è un problema di stare accanto ai figli dagli ciò che realmente serve alla loro vita,aiutarli a comprendere una società piena di contradizioni,imparare a scoprire la verità delle cose.
Condivido ogni parola, specie quella sulle personalita' differenti di ogni figlio( per cui regole specifiche non si possono darne: solo i principi generali di rispetto, amore e sincerita' sono e rimangono uguali per tutti e devono essere un faro che ci aiuta in questo difficile cammino). Bacioni anche a te Angelo! Angie |
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angelica32
Moderatric
  
Regione: Veneto
Prov.: Padova
Città: Monselice(pd)
177 Messaggi |
Inserito il - 07/04/2007 : 18:39:15
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Citazione: Messaggio inserito da archimedia
Neanche io sono madre, sono “semplicemente” un’educatrice, quindi posso solo riportare la mia esperienza diretta come terza figura nel complicato ruolo della crescita di un’essere. Innanzi tutto è di fondamentale importanza quando si ci accinge ad affidare il proprio pargolo a delle terze persone la comunicazione e la fiducia che prima di tutto si viene ad instaurare tra i genitori e colui che in assenza di essi dovrà cmq seguire il bambino, perché se già manca questo si parte già col piede sbagliato e l’efficacia del progetto educativo perde credibilità e dunque effetto. Mettendo che questa ci sia non esiste un’educazione che sia troppo rigida o troppo permissiva perché in entrambi i casi si rischia di nuocere al bambino e di creare in egli soltanto confusione e stati di frustrazione che si porterà dietro per l’intera esistenza. Se educare significa tirar fuori dal bambino le capacità che egli stesso ha già, il compito di un genitore sarà quello di osservare e aiutare il proprio figlio in questo cammino, se si è troppo rigidi si rischia di creare un muro, quindi si avrà l’effetto di non riuscire a comunicare e quindi a capire le sue esigenze e aiutarlo a pieno nell’esprimersi e nel creare la propria personalità. Al contrario un’educazione eccessivamente permissiva ci darà un bambino che non riuscirà a capire i valori della vita, il dover “faticare” per raggiungere il suo obiettivo e quindi alla fine avremo un uomo che davanti al primo ostacolo non sarà capace di prendere decisioni, che non avrà rispetto per coloro che non saranno cosi fortunati o semplicemente un indeciso perenne che lascerà che siano gli altri a gestire per lui la propria vita. Come in tutte le cose io credo che bisogna agire con la via di mezzo, parlare e comunicare, spiegare i nostri no..non si può dire ad un bambino che friga perché vuole qualcosa “no” e basta!..ma bisogna spiegare i motivi del nostro divieto, sicuramente piangerà lo stesso, ma probabilmente riuscirà anche a capire il motivo e magari alla 6° volta gli sarà rimasto dentro qualcosa.. Il ruolo di genitori è quello più difficile di tutta un’esistenza non si sa mai se si stà facendo la cosa giusta o no…come diceva Froebel “il compito dell’educazione non è solo conoscitivo ed etico: poiché l’uomo è stato creato ad immagine ed assomiglianza di Dio, esso deve anche essere attivo.Pertanto si può concludere che nell’animo, nell’interiorità sussiste una ricchezza di potenzialità inespresse che l’educazione non deve soffocare ma far crescere purchè si presti attenzione alle manifestazioni esteriori. Perdonate il mio essermi dilungata troppo…Angelo sono perfettamente daccordo col tuo pensiero. un abbraccio
Infatti: purtroppo l'ho capito solo dopo il primo figlio, quanto importante e' spiegare al bambino, fin da piccolo, le motivazioni di un divieto, di un no! E' fondamentale, perche' loro da piccini, si fidano di noi, e sapere che siamo affidabili, li rende sicuri, anche nei momenti negativi! Smack..Angie |
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angelica32
Moderatric
  
Regione: Veneto
Prov.: Padova
Città: Monselice(pd)
177 Messaggi |
Inserito il - 07/04/2007 : 18:43:08
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Citazione: Messaggio inserito da opale
Anche io approfondirei il pensiero di ANGELO,e di ARCHIMEDIA,si dovrebbe: (premetto che non sono padre ne educatore,ma osservatore dell'esistenza)agire sulle predisposizione che hà il ragazzo,e non trascurare i possibili potenziali che potrebbero rivelarsi profiqui per la comunità. Alla questione della permissività o della rigidità,credo che sia molto difficile saper quale metro adottare ,sia che agiamo sulle nostre esperienze o che agiamo su di canoni che vengono tramandati da terzi. Il ragazzo potrebbe essere (come credo lo siamo tutti) unico,e riuscire con le nostre capacita ad individuare la personalità sua propria ,dovrebbe essere un impresa che richiede uno sforzo che costa tempo e molta dedizione. Quindi mettiamo la nostra buona volontà ed affidiamoci a Nostro Signore,che indichi la via e che ripiani gli eventuali errori che commetteremo. Un bacio gg
E io aggiungo un'ulteriore cosa! Non pretendere di creare un figlio perfetto....perche' e' fondamentale riconoscere l'imperfezione di ogni persona, accettarla, perche' significa che noi stessi, abbiamo accettato i limiti non solo del tempo e delle spazio, ma di cio' che ogni individuo e'( anche di noi stessi)! L'errore principale, e' pretendere di essere genitori perfetti, di avere figli perfetti: ovviamente questo porta al fallimento dei nostri intenti, perche' la realta' limitata in cui viviamo, non e' l'Assoluto! Insomma..l'attenzione e fare del nostro meglio! Angie |
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