Autore |
Discussione  |
|
Angel Girl
in cerca di una verità non preimpostata
    

Regione: Puglia
Prov.: Foggia
Città: Torremaggiore
598 Messaggi |
Inserito il - 19/11/2008 : 15:54:17
|
Molti santi che conosciamo, tra cui anche San Pio da Pietrelcina, praticavano la mortificazione del proprio corpo, con lo scopo di esaltare l'anima, la praticavano attraverso la fustigazione, il cilicio, le catene che legavano strette attorno alle gambe e altri strumenti di autotortura, ma fino a che punto queste pratiche sono moralmente accettabili? Non bisogna nella religione Cattolica avere rispetto del proprio corpo in quanto tempio dello Spirito Santo? Perchè farsi del male con lo scopo primo di mettere in primo piano la propria anima? Non ha senso! La si mette in primo piano con le opere di bene e la preghiera... Che ne pensate?
|
C'è chi crede di essere dalla parte del Signore, e invece gli è del tutto sconosciuto. E chi è convinto di non averlo mai incontrato, e invece lo ha incontrato. (dal vangelo apocrifo di Tommaso)
|
|
WGuenon
Virtuoso partecipante
  
Regione: Piemonte
Prov.: Torino
Città: Torino
331 Messaggi |
Inserito il - 19/11/2008 : 16:26:27
|
Cara Angel Girl, le VIE del Signore sono Infinite. Ogni creatura deve trovare la sua personalissima VIA per ritornare tra le braccia del Padre, anche se tutte hanno in comune la realizzazione dell'illusorietà dell'esistenza materiale, con la contestuale presa di coscienza dell'Unica Realtà che è DIO. Ed è proprio per raggiungere questo risultato che alcune persone, tra cui diversi Santi del passato, scelgono di mortificare il loro corpo, come manifestazione tangibile, nei confronti di sè stessi, della loro volontà di recidere i legami con la materia. Ciò non vuol dire, però, che questi (i Santi) siano masochisti o immorali, in quanto nè provano piacere nel procurarsi dolore, né tantomeno desiderano autodistruggersi. Loro rispettano il loro corpo, dandogli l'importanza che merita in quanto contenitore e strumento della propria anima: non lo avvelenano, infatti, con agi e gozzoviglie, nè lo insozzano con desideri materiali, bensì lo usano anche per provare dolore, senza però danneggiarlo oltremodo, per poter tenere meglio a mente alcune considerazioni che ritengono utili alla loro Crescita Spirituale. Ovviamente, tutto ciò può andar bene soltanto per chi è incline a questa VIA, per cui per tutti gli altri non potrebbe che rivelarsi assolutamente deleteria: ognuno deve trovare la propria VIA, che è una delle infinite VIE che il Signore ci mette a disposizione.
Un abbraccio |
WGuenon |
 |
|
Raggio di Luna
Luce nella notte...
    

Città: Via Lattea...
2064 Messaggi |
Inserito il - 19/11/2008 : 22:54:01
|
Citazione: Messaggio inserito da Angel Girl
Molti santi che conosciamo, tra cui anche San Pio da Pietrelcina, praticavano la mortificazione del proprio corpo, con lo scopo di esaltare l'anima, la praticavano attraverso la fustigazione, il cilicio, le catene che legavano strette attorno alle gambe e altri strumenti di autotortura, ma fino a che punto queste pratiche sono moralmente accettabili? Non bisogna nella religione Cattolica avere rispetto del proprio corpo in quanto tempio dello Spirito Santo? Perchè farsi del male con lo scopo primo di mettere in primo piano la propria anima? Non ha senso! La si mette in primo piano con le opere di bene e la preghiera... Che ne pensate?
L'Amore per il proprio corpo bisognerebbe averlo a prescindere di cosa dice la religione, che chi si fa del male per molto meno, a quello che hai scritto non so rispondere sicuramente c'è un significato più mistico. |
Ad ogni azione corrisponde una reazione o effetto di pari intensità. |
 |
|
|
Discussione  |
|
|
|