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Angel Girl
in cerca di una verità non preimpostata

Angelo bambino

Regione: Puglia
Prov.: Foggia
Città: Torremaggiore


598 Messaggi

Inserito il - 03/10/2009 : 14:38:23  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Mi è capitato spesso di pensare al significato che l'innamoramento ha in sè... è strano innamorarsi, un giorno stai bene da sola, l'altro senti che non puoi vivere senza la persona che ami... è questo che invidio all'infanzia, nell'infanzia si è ingenui, non ci si innamora e non si hanno sofferenze di cuore, che secondo me sono tra le peggiori...
Per amore si fanno le cretinate più improponibili, molti diventano succubi e fanno cose che non avrebbero mai considerato possibile fare, si può arrivare a perdere la dignità per amore... Ma perchè innamorarsi? Perchè succede? Perchè non ci si sente totalmente completi se non si ha qualcuno accanto a sè? Un giorno una persona mi ha detto che innamorarsi è un'amare soffrendo... Ma è sempre così? Lascio ampio spazio alle vostre opinioni...

C'è chi crede di essere dalla parte del Signore, e invece gli è del tutto sconosciuto. E chi è convinto di non averlo mai incontrato, e invece lo ha incontrato. (dal vangelo apocrifo di Tommaso)

Angel Girl
in cerca di una verità non preimpostata

Angelo bambino


Regione: Puglia
Prov.: Foggia
Città: Torremaggiore


598 Messaggi

Inserito il - 03/10/2009 : 15:24:17  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Riporto qui di seguito in attinenza all'argomento una parte del libro di Erich Fromm: "L'arte di amare" che parla dell'amore in ogni sua forma... E che trovo sia verissimo...

“Ciò che conta è sapere a quale sorta di unione alludiamo, parlando d’amore. Ci riferiamo all’amore come alla matura soluzione del problema dell’esistenza, oppure alludiamo a quelle incomplete forme di amore che possono chiamarsi unioni simbiotiche? Nelle seguenti pagine chiamerò amore solo la prima. Inizierò la discussione sull’amore con le ultime.

L’unione simbiotica ha il suo modello biologico nella relazione fra la madre e il feto. Sono due, eppure uno. Vivono insieme (simbiosi), hanno bisogno l’una dell’altro. Il feto è parte della madre, riceve tutto ciò di cui ha bisogno da lei; la madre è il suo mondo; lei lo nutre, lo protegge, ma anche la sua vita è intensificata da esso. Nell’unione simbiotica fisica, i corpi sono indipendenti, ma lo stesso genere di unione esiste psicologicamente.

La forma passiva dell’unione simbiotica è quella della sottomissione, o, per usare un termine clinico, del masochismo. Il masochista sfugge all’insopportabile senso di separazione e solitudine rendendosi parte di un’altra persona che lo domina, lo guida, lo protegge; che è la sua vita e il suo ossigeno, per così dire. Il potere di colui che sottomette è sublimato, sia egli un essere umano o un Dio; lui è tutto; io non sono nulla, a meno che non diventi parte di lui: parte di grandezza, di potere, di sicurezza. Il masochista non ha da prendere decisioni, non ha da correre rischi; non è mai solo, ma non è indipendente; non ha autonomia; non è ancora pienamente nato. Nel concetto religioso, l’oggetto di adorazione è chiamato idolo; nel concetto secolare di rapporto d’amore masochistico, il meccanismo essenziale, quello dell’idolatria, è lo stesso. […] Può esserci la sottomissione masochistica al destino, alla malattia, alla musica ritmica, allo stato orgiastico prodotto dalle droghe, o sotto influsso ipnotico: in tutti questi casi la persona rinuncia alla propria integrità, fa di se stessa lo strumento di qualche cosa o di qualcuno al di fuori di sé stessa; non ha bisogno di risolvere il problema di vivere mediante l’attività produttiva.

La forma attiva di fusione simbiotica è il dominio o, per usare il termine psicologico corrispondente al masochismo, il sadismo. Il sadico vuole sfuggire alla propria solitudine e al proprio senso di isolamento impossessandosi di un’altra persona. Sublima se stesso incorporando un altro essere, che lo idolatra.

Il sadico è legato al succubo così come quest’ultimo è subordinato al primo; non può nemmeno vivere, senza l’altro. La differenza sta solo nel fatto che il sadico domina, intraprende, offende, umilia, e il masochista è comandato, offeso, umiliato. Questa è una differenza considerevole, in senso realistico; ma in un senso più profondo ed emozionale, la differenza è irrilevante, rispetto a ciò che ambedue hanno in comune: fusione senza integrità. Se si capisce questo, non ci si meraviglierà di scoprire che una persona reagisce sia nel modo sadico che masochistico, verso oggetti diversi. Hitler agì in un primo tempo in modo sadico, verso il popolo; ma in modo masochistico verso il destino, la storia l’ “alto potere” della natura. […]

In contrasto con l’unione simbiotica, l’amore maturo è unione a condizione di preservare la propria integrità, la propria individualità. L’amore è un potere attivo dell’uomo; un potere che annulla le pareti che lo separano dai suoi simili, che gli fa superare il senso d’isolamento e di separazione, tuttavia gli permette di essere se stesso e di conservare la propria integrità. Sembra un paradosso, ma nell’amore due esseri diventano uno, e tuttavia restano due.”



Erich Fromm, “L’arte di amare”.



C'è chi crede di essere dalla parte del Signore, e invece gli è del tutto sconosciuto. E chi è convinto di non averlo mai incontrato, e invece lo ha incontrato. (dal vangelo apocrifo di Tommaso)

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Maumau
gatto curioso

gattino

Città: Paradiso dei gatti


414 Messaggi

Inserito il - 07/10/2009 : 16:17:14  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Ciao Angel Girl, spesso da adulti pensiamo a come l'infanzia sia un arcobaleno di rose e fiori. Non è sempre così, anche nell'infanzia ci si innamora e si soffre e qualcuno (Freud?) sosteneva che ci innamoriamo del genitore del sesso opposto provando gelosia nei confronti di quello dello stesso sesso.
Col tempo dimentichiamo questi innamoramenti.
Crescendo le cose cambiano.
Ci si innamora come sappiamo noi, ci si illude e si ha il batticuore e si inizia un rapporto d'amore.
Io non penso che l'amore di coppia faccia soffrire.
Un rapporto di coppia cresce basandosi sull'impegno oltre che sulla passione e sull'amore.
I rapporti d'amore possono diventare distruttivi quando non si ama se stessi e in questo modo attiriamo chi ci fa del male.
Ci vuole equilibrio in un rapporto d'amore, equilibrio anche psicologico che deve partire da se stessi.
E non sottovalutare mai l'impegno che serve a far maturare un rapporto. Anche un grande amore può morire se non nutrito adeguatamente.

Un abbraccio, Maumau
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Angel Girl
in cerca di una verità non preimpostata

Angelo bambino


Regione: Puglia
Prov.: Foggia
Città: Torremaggiore


598 Messaggi

Inserito il - 07/10/2009 : 16:42:02  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da Maumau

Ciao Angel Girl, spesso da adulti pensiamo a come l'infanzia sia un arcobaleno di rose e fiori. Non è sempre così, anche nell'infanzia ci si innamora e si soffre e qualcuno (Freud?) sosteneva che ci innamoriamo del genitore del sesso opposto provando gelosia nei confronti di quello dello stesso sesso.
Col tempo dimentichiamo questi innamoramenti.
Crescendo le cose cambiano.
Ci si innamora come sappiamo noi, ci si illude e si ha il batticuore e si inizia un rapporto d'amore.
Io non penso che l'amore di coppia faccia soffrire.
Un rapporto di coppia cresce basandosi sull'impegno oltre che sulla passione e sull'amore.
I rapporti d'amore possono diventare distruttivi quando non si ama se stessi e in questo modo attiriamo chi ci fa del male.
Ci vuole equilibrio in un rapporto d'amore, equilibrio anche psicologico che deve partire da se stessi.
E non sottovalutare mai l'impegno che serve a far maturare un rapporto. Anche un grande amore può morire se non nutrito adeguatamente.



Io credo che un rapporto effettivamente distruttivo ci sia anche quando uno dei due nella coppia non è effettivamente innamorato... Infatti non è detto che io provi effettivamente amore per un ragazzo, molte volte l'amore si confonde con l'infatuazione, che rompe le coppie dopo pochi mesi... Quante volte ho udito delle ragazze dire:"io mi sono stufata a stare con questo, voglio essere libera" questo perchè ci si trova di fronte a una persona che non ha mai veramente amato, l'infatuazione è come un fuoco di paglia... Questo è un rapporto distruttivo per l'altro, che si vede lasciato senza un motivo...
Nella coppia non c'è sofferenza quando c'è amore, complementarietà, sopportazione reciproca, armonia, ma molte coppie oggi stanno insieme solo per i figli, litigano magari sempre, non hanno più amore e questo comporta sofferenze a loro e ai figli, un rapporto di coppia è doloroso quando c'è di mezzo il tradimento, l'immaturità e quando non c'è il vero amore... Al giorno d'oggi è difficile trovare qualcuno che dica "ti amo" perchè effettivamente lo sente, molti lo dicono solo per dare alito alla bocca, ma nel cuore non sentono nulla, o magari credono di sentirlo... Io credo che i rapporti distruttivi e sofferti ci siano e molti, ma partono sempre quando l'innamoramento viene confuso con qualcos'altro, è difficile amare indiscriminatamente e senza mezze misure, molto difficile...
Come fare allora a distinguere un vero innamoramento, un vero amare smisuratamente da un semplice fuoco di paglia???

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deoris
DeOrIs

Angel eternal

Città: .....


1432 Messaggi

Inserito il - 08/10/2009 : 16:10:13  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da Angel Girl

Citazione:
Messaggio inserito da Maumau

Ciao Angel Girl, spesso da adulti pensiamo a come l'infanzia sia un arcobaleno di rose e fiori. Non è sempre così, anche nell'infanzia ci si innamora e si soffre e qualcuno (Freud?) sosteneva che ci innamoriamo del genitore del sesso opposto provando gelosia nei confronti di quello dello stesso sesso.
Col tempo dimentichiamo questi innamoramenti.
Crescendo le cose cambiano.
Ci si innamora come sappiamo noi, ci si illude e si ha il batticuore e si inizia un rapporto d'amore.
Io non penso che l'amore di coppia faccia soffrire.
Un rapporto di coppia cresce basandosi sull'impegno oltre che sulla passione e sull'amore.
I rapporti d'amore possono diventare distruttivi quando non si ama se stessi e in questo modo attiriamo chi ci fa del male.
Ci vuole equilibrio in un rapporto d'amore, equilibrio anche psicologico che deve partire da se stessi.
E non sottovalutare mai l'impegno che serve a far maturare un rapporto. Anche un grande amore può morire se non nutrito adeguatamente.



Io credo che un rapporto effettivamente distruttivo ci sia anche quando uno dei due nella coppia non è effettivamente innamorato... Infatti non è detto che io provi effettivamente amore per un ragazzo, molte volte l'amore si confonde con l'infatuazione, che rompe le coppie dopo pochi mesi... Quante volte ho udito delle ragazze dire:"io mi sono stufata a stare con questo, voglio essere libera" questo perchè ci si trova di fronte a una persona che non ha mai veramente amato, l'infatuazione è come un fuoco di paglia... Questo è un rapporto distruttivo per l'altro, che si vede lasciato senza un motivo...
Nella coppia non c'è sofferenza quando c'è amore, complementarietà, sopportazione reciproca, armonia, ma molte coppie oggi stanno insieme solo per i figli, litigano magari sempre, non hanno più amore e questo comporta sofferenze a loro e ai figli, un rapporto di coppia è doloroso quando c'è di mezzo il tradimento, l'immaturità e quando non c'è il vero amore... Al giorno d'oggi è difficile trovare qualcuno che dica "ti amo" perchè effettivamente lo sente, molti lo dicono solo per dare alito alla bocca, ma nel cuore non sentono nulla, o magari credono di sentirlo... Io credo che i rapporti distruttivi e sofferti ci siano e molti, ma partono sempre quando l'innamoramento viene confuso con qualcos'altro, è difficile amare indiscriminatamente e senza mezze misure, molto difficile...
Come fare allora a distinguere un vero innamoramento, un vero amare smisuratamente da un semplice fuoco di paglia???



Sono d'accordo con te.
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